Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha ammesso che qualcosa è andato storto nella prima parte di stagione. Ecco il suo rimpianto.
La Ferrari si prepara ad affrontare la quattordicesima tappa del mondiale F1 2022. Le condizioni di classifica sorridono ai rivali austriaci che hanno conquistato ben nove round sui tredici stagionali. La Red Bull Racing, nella graduatoria costruttori, presenta un rassicurante margine di quasi 100 punti sulla Rossa, essendo già a quota 431 punti, davanti appunto alla Scuderia a 334.
La Ferrari spera di riaprire la contesa nell’appuntamento di Spa-Francorchamps in Belgio. C’è tanta curiosità anche nel vedere all’opera la Mercedes. La Stella a tre punte è a 304, a -30 punti dalla Ferrari in classifica costruttori. Leclerc e Sainz potranno battagliare con le Red Bull o i progressi tecnici della Mercedes faranno la differenza? Al momento Leclerc avrebbe bisogno di un miracolo per rimettersi in corsa per la corona iridata. Dopo aver ottenuto l’ottavo successo stagionale, Max Verstappen comanda a quota 258, mentre il monegasco, dopo il sesto posto di Budapest, è a quota 178 punti, incalzato anche da Sergio Perez a 173.
La situazione in casa Ferrari è sempre più tesa. Gli obiettivi di inizio stagione rischiano di naufragare sotto la pioggia battente che dovrebbe allagare il circuito di Spa-Francorchamps nel fine settimana. Leclerc ha già vissuto weekend bagnati da incubo in questa travagliata stagione, soprattutto a causa di clamorosi errori strategici del team di Maranello. Sul tema si è espresso anche Mattia Binotto in una recente intervista rilasciata su AMuS. Il team principal ha sempre cercato di fare scudo e proteggere la squadra, ma ciò ha portato certe volte a negare una realtà catastrofica. La Ferrari non sembra ancora essere maturata. Il team continua a commettere errori paradossali per una squadra che vorrebbe lottare, fino alla fine, per entrambi i riconoscimenti iridati. Un nuovo pilota salirà sulla F1-75: arriva la conferma del tecnico.
Le parole di Mattia Binotto
L’ingegnere di Losanna ha fatto un bilancio della prima parte di campionato, affermando che sarebbe potuta essere molto migliore. La Rossa ha anche avuto diversi problemi tecnici che hanno limitato l’ascesa di Carlos e Charles. Sulla questione relativa all’auto migliore della griglia, il team principal non vuole sentire ragioni su una teoria di superiorità della F1-75 sulla RB18. “Le macchine sono praticamente altrettanto veloci – ha esordito Binotto – siamo entro un decimo. Non si può dire che un’auto sia migliore dell’altra. Ci sono circuiti che ci soddisfano un po’ meglio e altri dove la Red Bull è in vantaggio. Alla fine decidono gli assetti, le condizioni esterne e la forma dei piloti della giornata. Questo vale anche per l’efficienza delle auto. All’inizio della stagione, la Red Bull era migliore. Avevano un’ala posteriore che era più efficiente con il DRS attivato. Abbiamo ridotto il deficit con un nuovo pianoforte a coda. L’equilibrio è positivo perché le macchine sono così diverse. Eppure arriviamo allo stesso obiettivo”.
Ad inizio anno la Rossa sembra, assolutamente, imprendibile. Nella prima uscita l’hat trick di Leclerc aveva fatto sognare i tifosi del Cavallino. Il grand chelem in Australia, avvenuto in concomitanza con un clamoroso ritiro di Max Verstappen, aveva fatto pensare ad una vera e propria rinascita della Ferrari, dopo anni di atroci sofferenze. “Abbiamo vinto solo quattro delle 13 gare – ha ammesso Binotto – la Red Bull è davvero più efficiente lì. Ma avremmo potuto vincere otto volte senza i nostri problemi. Quindi l’equilibrio sarebbe stato esattamente il contrario. La verità probabilmente sta nel mezzo”. Binotto sulla graticola per il flop Ferrari, l’aut aut arriva da un ex pilota.
La RB18 ha sofferto di problemi di affidabilità, ma è stata perfetta in termini di strategia. “Anche la Red Bull ha avuto problemi di affidabilità. Ma non sono mai stati in testa quando si sono ritirati. Per noi è sempre stato il contrario. In Spagna, in Azerbaigian e in Francia. Quando si tratta di stabilità, paghiamo il prezzo del grande balzo in avanti nello sviluppo che abbiamo fatto. Molte più novità sul nostro motore rispetto al nostro avversario. Abbiamo dovuto recuperare un grosso deficit”, ha chiosato Binotto.