Leclerc ha placato gli animi accesissimi dei tifosi della Ferrari che hanno rivisto il Principe di Monaco sul primo gradino del podio dopo tre mesi.
Era il 10 aprile 2021 quando Charles Leclerc dominò il Gran Premio di Australia, issandosi al primo posto della graduatoria. Un dominio netto, mai messo in discussione da parte di Verstappen che finì anche anzitempo la sua corsa. La Ferrari sembrava in procinto di aprire un ciclo vincente con Leclerc, pronta a dominare il campionato. La realtà, invece, ha visto la Red Bull Racing conquistare sette successi in undici gare, mentre la Rossa ne ha vinte quattro e si è fatta rosicchiare punti anche dalla Mercedes.
Leclerc ha spazzato via mesi di sofferenze. L’ultima volta che era salito sul podio era stata in occasione del GP cittadino di Miami, lo scorso otto maggio. Da allora due strategie sbagliate e due ritiri per problemi tecnici della F1-75 lo avevano allontanato dal leader olandese, superato anche da Sergio Perez. Leclerc ha dovuto ingoiare bocconi amari, specialmente nella sua Monaco e a Silverstone. In due occasioni il team ha preferito privilegiare un migliore piazzamento per il compagno di team. Sainz così, alla vigilia del GP d’Austria, si era riportato a soli undici punti dal monegasco. C’era bisogno di una risposta e il tracciato austriaco permetteva una doppia chance.
In modo, assolutamente, insensato i cavallini Ferrari hanno battagliato tra loro nella Sprint Race di sabato, consentendo a Verstappen di ottenere un risultato positivo. Il figlio d’arte di Jos ha conquistato anche la seconda SR dell’anno, dopo quella vinta a Imola. Charles continua a credere nella possibilità di lottare con il campione del mondo per la conquista del titolo iridato, nonostante l’ampio distacco in classifica piloti. Un modo anche per autoconvincersi e autocaricarsi in vista di una lotta sempre più ardua. Oltre ai noti problemi strategici, la Ferrari ha iniziato a palesare anche limiti tecnici. La poca affidabilità che sembrava un punto a sfavore della Red Bull Racing, invece, ha colpito l’auto ad effetto suolo di Maranello. La Rossa ha perso una marea di punti, a causa di avarie che hanno una origine molto lontana.
Se dal punto di vista della performance la vettura italiana ha fatto un netto passo in avanti, sul pianto dell’affidabilità, già dallo scorso inverno, è risultata fragile. Motori in fiamme e problemi idraulici hanno limitato le potenzialità del Cavallino Rampante. Carlos Sainz e Charles Leclerc si sono ritirati due volte, a testa, per avarie varie. In Austria la monoposto dello spagnolo è andata a fuoco. Potrebbe scontare delle penalità nel prossimo round in Francia. Tra Leclerc e Sainz, inoltre, è nata una rivalità poco utile. Il madrileno non è disposto a ricoprire un ruolo fondamentale nel team, accettando di fare da scudiero del monegasco. Lo spagnolo vuole continuare a vincere GP e quindi diventare la prima guida di un team in cui regna ancora un’ “autogestione”.
Ferrari, il recupero della Mercedes
Il team teutonico sta ancora cercando di risolvere i problemi che attanagliano la W13. La vettura ad effetto suolo continua a soffrire di porpoising, ma sull’asfalto molto liscio del Paul Ricard potrebbe tornare a fare la voce grossa, come accaduto a Silverstone. Un dato lascerà sconcertati gli appassionati. Prima della tappa austriaca, la Mercedes ha superato la Ferrari di un punto nelle ultime 5 gare. La squadra con sede a Brackley ha conquistato 109 punti contro i 108 della Rossa. La Red Bull Racing, invece, ben 177. Si può parlare di un vero tracollo pre GP d’Austria, ma la questione ruota tutta intorno all’affidabilità delle auto. La W13 è una wing car con performance, nettamente, inferiori, ma che non si è mai fermata per problemi tecnici.
La Rossa, anche attraverso i motorizzati Ferrari, ha dimostrato di avere guai serissimi. Correndo con mappature spinte, i piloti hanno iniziato a palesare numerosi problemi. Tutto ciò porta ad avere dei problemi anche in termini di budget cap, oltre che di penalità in pista. Leclerc, infatti, è stato costretto a partire nelle retrovie in Canada, proprio per sostituzioni di componenti tecnici. Sainz andrà in penalità dopo il rogo austriaco. La questione ha coinvolto, negli ultimi GP, anche i driver di Haas e Alfa Romeo Racing.
La prima preoccupazione del team, ora, dovrebbe essere quella di trovare una soluzione alle avarie che hanno portato la Red Bull Racing a 359 punti, davanti appunto alla Scuderia a 303. La Mercedes è a 237, nonostante un inizio di stagione in salita, con un’auto ad oltre 1 secondo dalla Ferrari. Carlos Sainz, ha lanciato l’allarme al termine del round al RB Ring, nonostante la vittoria del compagno di squadra. Nella SR non ha guardato in faccia a nessuno, tuttavia il giorno dopo è arrivata una doccia freddissima.
“È difficile trovare le parole giuste oggi, visto che è sfumata una doppietta che era ormai cosa fatta. Avevo un passo molto forte, specie con le gomme Hard e nonostante il degrado fosse molto alto siamo riusciti a gestirlo bene. Nell’ultimo stint la macchina andava molto bene fino a che non c’è stato il problema e abbiamo dovuto ritirarci. Il risultato di oggi è duro da accettare perché è costato al team e a me un gran numero di punti”, ha spiegato nel post GP un delusissimo Sainz. Verstappen è sempre più nella leggenda: superato un campione della Ferrari. Leclerc è tornato a vincere dopo tre mesi, ma un altro zero potrebbe essere fatale e la Mercedes è in agguato.