Atmosfera rovente in casa Ferrari dopo la quinta vittoria di fila della Red Bull Racing. In tanti iniziano a farsi domande sul futuro della Scuderia.
Il team italiano aveva iniziato la stagione con i giusto piglio. Subito un hat – trick fantastico, all’esordio in Bahrain, a sugellare una doppietta a distanza di due anni e mezzo dall’ultima volta. Complici i ritiri delle Red Bull Racing, il debutto stagionale per Charles Leclerc e Carlos Sainz è stato dolcissimo. I due alfieri della Rossa erano tornati a respirare felicità, grazie ad un progetto vincente. La F1 – 75 appariva, almeno nei test, la migliore auto ad effetto suolo a livello concettuale. Leggera, bilanciata, fortissima nei tratti misti, in particolare nelle curve medio – lente, ma anche scattante sui rettilinei, grazie al nuovo motore Superfast.
I dubbi principali, ad inizio anno, ruotavano intorno agli sviluppi, legati anche all’annosa questione del budget cap, ma anche su altri fattori. La Ferrari non ha avuto, sin da subito, il pugno duro in merito a questioni politiche che potrebbero aver influito, più di quanto ammetta Binotto, sulle performance della vettura. Un caso eclatante, in tal senso, è la questione in merito alla direttiva anti porpoising. L’unico top team che palesava il problema dei rimbalzi ad alte velocità, era la Mercedes. La W13 si è era dimostrato una vettura nata male, con un concetto aerodinamico che non si è rivelato all’altezza degli uomini di Brackley. I piloti non hanno trovato performance, semplicemente perché la wing car non aveva punti di forza. Lenta sul dritto e poco agile nei tratti misti, l’unico aspetto positivo era legato all’affidabilità.
George Russell e Lewis Hamilton si sono ritirati in sole due occasioni, a causa di pesanti crash. Non lottando mai per la vittoria, Toto Wolff si è fatto sentire sul tema sicurezza, pretendendo che l’effetto focena fosse annullato da una direttiva che imponesse a tutte le vetture della griglia di alzare l’altezza da terra di qualche millimetro. ll porpoising non è altro che uno stallo aerodinamico, determinato dalla crescita costante del carico aerodinamico sull’alettone anteriore. Quando il main plane sfiora l’asfalto, ad alte velocità, l’effetto suolo aumenta la sua efficacia, con l’aria che, velocemente, si incanala. Tra la superficie superiore e quella inferiore la differenza di pressione, porta ad una perdita di carico aerodinamico piuttosto rapido. A quel punto la wing car inizia a saltellare su e giù, come una ventosa che si attacca e si stacca, causando una chiara perdita di prestazione.
Nonostante il team principal avesse annunciato che non ci fossero problemi tali da portare ad una modifica perché non vi sarebbero stati problemi di sicurezza con il sottoscocca. “È irresponsabile che le squadre escano con nuove regole così tardi nella stagione per cui non ci sono ragioni convincenti”, ha annunciato Binotto. In sostanza la sicurezza sarebbe solo un pretesto. A quel punto ci si attendeva una posizione irremovibile, proprio come il budget cap e altre questione decise nella stanza dei bottoni, ma al di là di qualche proclamo sui giornali, la Ferrari si è dovuta piegare alla logica e alla forza politica imposta dal team Mercedes. I valori, non a caso, si sono ridotti. Ora la squadra teutonica è a soli 35 punti dal secondo posto della Scuderia. Essere sopravanzati sarebbe la beffa più atroce per il Cavallino e anche per i fan, dopo l’illusione della prima parte di stagione. F1, la Ferrari getta la spugna: ecco perché la stagione è finita.
I valori sono emersi in modo chiaro nella tappa di Zandvoort. La Ferrari è competitiva sul giro secco, ma di fatto la Mercedes ha un passo garo che non è più lontano parente di quello di inizio campionato. Per Russell e Hamilton la vittoria è più vicina di quanto è apparso nella successiva tappa di Monza. Un fenomenale Max Verstappen sta ottenendo dei risultati pazzeschi sulla RB18, oscurando tutto e tutti. L’olandese è riuscito a vincere ben 5 gare consecutive, mai ci era riuscito nella sua carriera. In Ferrari si è decisi di fare dei passi indietro, dopo aver scoperto che il telaio portato in pista al Paul Ricard, in occasione del Gran Premio di Francia, si è rivelato essere meno performante di quello precedente. Sta di fatto che la stagione è volata via, nonostante i proclami e i buoni propositi. La squadra più vicina ad aprire un ciclo vincente è la Red Bull Racing. Il team con sede a Milton Keynes ha tutto per continuare a dominare in F1. Di sicuro Montezemolo, ex patron della Ferrari, sa cosa serve per arrivare al top e rimanerci.
F1, Binotto ha un pilota Ferrari nel cuore: arrivano parole al miele. Il quinquennio aureo è ancora nella mente e nel cuore dei ferraristi. Luca Cordero di Montezemolo, in una recente intervista all’Equipe, ha dichiarato che la politica rappresenta un punto essenziale, al pari di una buona auto e di bravi piloti. “In questo sport servono passione e dedizione. Dovete essere presenti ogni giorno e ogni sera. Bisogna fare molta politica per sostenere la propria squadra, perché gli altri lo fanno. Bisogna essere forti per resistere e preservare la propria squadra”, ha annunciato l’ex Presidente. Una bordata chiara all’operato attuale della squadra capitanata in pista da Mattia Binotto e finita nella mani, nel post Marchionne, di una figura come John Elkann, molto distante dalle dinamiche del circus.
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