La Scuderia Ferrari domina la classifica costruttori, ma il Gran Premio dell’Emilia-Romagna rappresenta una occasione ghiotta per allungare. Ecco cosa modificherà ad Imola.
L’attesa cresce per assistere al primo appuntamento europeo del campionato di Formula 1 2022. La Ferrari sarà accolta ad Imola da una folla festante di tifosi che ha ammirato le performance strepitose delle squadra nei primi round stagionali. Charles Leclerc, per la prima volta, in carriera ha un’auto in grado di lottare per il mondiale. L’hat-trick del Bahrain aveva lasciato sognare i ferraristi, ma le conferme più importanti sono arrivate in Arabia Saudita e Australia.
Charles con un pizzico di fortuna avrebbe potuto vincere tutte e tre le prime gare dell’anno. La sensazione riporta alla mente i successi di Michael Schumacher e Rubens Barrichello nei primi anni 2000, con l’apertura di un ciclo che venne, poi, denominato quinquennio aureo. La Ferrari attuale ha annichilito la concorrenza come fece la F1-2000 nelle prime gare del campionato. La monoposto ad effetto suolo del Cavallino è leggera, veloce e affidabile. Charles Leclerc sta sfruttando alla grande il potenziale della F1-75 e Carlos Sainz, ritiro a parte in Australia, rappresenta una spalla perfetta per vincere il titolo costruttori.
La squadra è concentrata e consapevole della ghiotta occasione. Dopo stagioni molto amare, finalmente, la Rossa può giocarsi la conquista di un mondiale. La spiegazione è semplice e l’ha data il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, spiegando che la F1-75 può essere competitiva su ogni tracciato. La Rossa è agile nell’inserimento delle curve, il motore Superfast spinge in modo poderoso, ma c’è un piccolo problema che è emerso a Melbourne che va risolto in vista dell’appuntamento sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari.
Ferrari, focus sul porpoising
Dal punto di vista telaistico i tecnici a Maranello hanno interpretato alla grande la filosofia del nuovo regolamento, riuscendo a concepire una vettura superiore alla concorrenza. Le altre auto ad effetto suolo soffrono tremendamente l’usura delle mescole e i noti saltellamenti sul dritto. La Ferrari ha palesato dei piccoli problemi di porposing all’Albert Park. Ciò non ha avuto un grosso impatto sulle performance, dato che Leclerc ha celebrato il suo primo grand chelem con pole position, giro più veloce e vittoria senza mai cedere la prima posizione.
I ferraristi ora sognano un successo ad Imola che manca dal lontano 2006. L’ultimo vincitore fu Michael Schumacher al suo ultimo anno in Ferrari. Il Kaiser ha vinto in ben sette occasioni, la prima con la Benetton nel 1994 e poi sempre con la Rossa, nel 1999 e nel 2000, dal 2002 al 2004 e, appunto, nel 2006. Ci sarà grande attesa anche per Carlos Sainz, dopo l’errore di foga in Australia che gli è costato il primo ritiro in carriera con il team di Maranello. Lo spagnolo vorrebbe celebrare la sua prima vittoria in F1 e quale occasione migliore davanti al pubblico italiano?
Venerdì la pioggia dovrebbe bagnare l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, e la prima gara sprint dell’anno ha portato i tecnici della Scuderia a rimandare l’introduzione del nuovo pavimento che è stato testato in Australia. Non c’è tempo per provare cose nuove né lanciare un pacchetto di upgrade, ma le attenzioni degli ingegneri sono tutte focalizzate a risolvere i problemi di porpoising.
Dall’edizione italiana di Motorsport.com è emerso che ad Imola ci saranno dei piccoli ritocchi per limitare i saltellamenti. Senza modificare il pavimento esistente, i tecnici, con qualche tipo di taglio aggiunto nella parte bassa della wing car, hanno trovato la quadra. Il tutto senza dover aumentare la distanza dall’auto all’asfalto come, come accade alla Mercedes W13, con la conseguente perdita di performance per tutto il giro. Per i piloti Ferrari riuscire a controllare il porpoising potrebbe significare un miglioramento anche in termini di concentrazione durante i Gran Premi.