La F1 ha rischiato di perdere la faccia a causa delle scelte di Michael Masi e dei commissari. Gli errori non andranno ripetuti in futuro.
Il mondiale di F1 targato 2021 è stato ricco di errori clamorosi da parte dei commissari di gara e del direttore di corsa, Michael Masi. Un primo caso eclatante si è registrato nel week-end del Gran Premio del Belgio, andato in scena a fine agosto sul circuito di Spa-Francorchamps.
Le prove libere del venerdì sono state disputate con l’asciutto, ma sin dal sabato mattina è cominciato a piovere copiosamente. Il diluvio ha condizionato le qualifiche, dove la scelta di girare con pioggia battente ha causato un terribile incidente per la McLaren di Lando Norris e le prime critiche sul direttore di gara.
Vista la situazione di pericolo creatasi al sabato, il giorno della corsa non si è mai realmente scesi in pista. Dopo vari rinvii, Masi ha dato il via dietro la Safety Car per far disputare due soli giri, rendendo valido l’evento ed assegnando punteggio dimezzato. Così facendo, il pubblico non ha avuto diritto al rimborso, e la brutta figura è stata di livello mondiale. Pochi giorni fa, è stato definitivamente annunciato che i tifosi non riavranno indietro neanche un centesimo.
Nel finale di Jeddah ed Abu Dhabi sono avvenute altre due situazioni al limite. La bandiera rossa imposta in Arabia Saudita per l’incidente di Mick Schumacher, unita alle trattative tra Red Bull ed il direttore di corsa della F1 hanno fatto molto discutere. A Yas Marina è successo di tutto, dal fattaccio del primo giro tra Max Verstappen e Lewis Hamilton alle gestione della ripartenza dalla Safety Car finale. Per evitare polemiche, dopo il crash della Williams di Nicholas Latifi bastava imporre una bandiera rossa, in modo da permettere ai due rivali di giocarsela ad armi pari.
Ferrari, come sarà la nuova macchina? Ecco il primo rendering (FOTO)
F1, Zak Brown vuole che venga fatta chiarezza
La certezza è che la F1 non potrà ripetere una figura simile nel 2022. A tal proposito si è espresso Zak Brown, CEO della McLaren, che su “Racer” ha detto la sua in merito agli avvenimenti delle ultime corse: “Tutti siamo rimasti stupiti da quello che è successo nelle fasi decisive. Sappiamo che nello sport esistono vincitori e vinti, ed è difficile fare l’arbitro in una situazione in cui sai di accontentare l’uno e scontentare l’altro“.
F1, nel 2022 c’è un problema per gli ingegneri: sparisce un elemento
“Tuttavia, quello che è accaduto nel finale si è discostato dal passato. Se sventoli la bandiera rossa a Baku, non puoi non farlo ad Abu Dhabi, quando mancavano pochissimi giri alla fine, proprio come in Azerbaijan. Occorre essere coerenti quando si applicano le regole. In Austria, ad esempio, Lando non ha nemmeno toccato Perez, ma si è preso ugualmente la penalità. Max e Lewis sono usciti di pista in Brasile, ma lì non sono state date penalità. Dobbiamo capire bene le regole e capire come agire all’inizio di ogni stagione, per non cambiarle poi durante l’anno“.