La F1 e la FIA hanno ricevuto una richiesta dall’Ucraina che potrebbe portare al licenziamento immediato di Nikita Mazepin dalla Haas.
Il mondo della F1 sta seguendo con grande attenzione la crisi tra Russia ed Ucraina, dopo l’invasione delle truppe di Vladimir Putin avvenuta la scorsa settimana. Il mondo dello sport non sta facendo sconti a Mosca, con diverse decisioni pesanti che sono già state prese nei confronti del paese.
La UEFA ha comunicato che la finale della Champions League, che si sarebbe dovuta disputare a San Pietroburgo, è stata spostata a Parigi, presso lo “Stade de France“, dove il calcio d’inizio è previsto per sabato 28 maggio. La FIFA ha deciso che la Russia non potrà partecipare alle competizioni con il vero nome della nazione, ma come “Unione calcistica russa”.
Una cosa del genere era già accaduta alle olimpiadi ed agli sportivi russi in generale, che dopo lo scandalo doping di qualche anno fa erano costretti a gareggiare privi della bandiera del proprio paese. La F1, dal canto suo, non è stata da meno, ed ha già annunciato la cancellazione del Gran Premio di Sochi.
L’evento era previsto per il 25 settembre, ma probabilmente verrà rimpiazzato da una gara in Turchia. Nel frattempo, il posto di Nikita Mazepin alla Haas non appare poi così solido. Dalla VF-22, nell’ultima giornata di test a Barcellona, è stata rimossa la bandiera russa e lo sponsor Uralkali, azienda russa produttrice ed esportatrice di potassio, dove è direttamente coinvolto il padre del pilota.
La vettura del team statunitense con telaio Dallara è scesa in pista in livrea totalmente bianca, con la sola scritta della Haas sulle fiancate. Un caso clamoroso è avvenuto durante le consuete conferenze stampa, dalle quali Mazepin è stato addirittura escluso subito dopo l’inizio del conflitto.
Con non poca preoccupazione, il team principal Gunther Steiner aveva detto: “Non ci sono garanzie da nessuna delle parti in causa, dal momento che in uno scenario scenario simile non dipende tutto da noi. In questa situazione sono coinvolti i governi e noi non abbiamo alcun potere su di loro Dobbiamo attendere e seguire l’evolversi della vicenda, è un qualcosa che è improvvisamente capitato e che nessuno poteva prevedere“.
F1, l’Ucraina chiede l’esclusione degli atleti russi
La situazione russa rappresenta un dramma di livello mondiale, ed anche la F1 è preoccupata da quanto sta accadendo. I piloti avevano preso una chiara posizione nei confronti del Gran Premio di Sochi, con Sebastian Vettel che aveva detto: “Non andrò a correre in Russia“. Sulla stezza lunghezza d’onda anche Max Verstappen: “Non è giusto gareggiare in un paese che fa la guerra“.
Nelle ultime ore, secondo quanto riportato da “The Race“, l’autorità ucraina per gli sport motoristici ha invitato l’organo di governo globale della FIA a bandire tutti i piloti russi e bielorussi dalle competizioni internazionali. Una situazione sicuramente difficile da gestire per la Federazione Internazionale, che negli ultimi giorni ha preso decisioni impopolari.
Dopo che il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, aveva ha scritto al presidente della federazione ucraina di sport motoristici Leonid Kostyuchenko garantendo “il pieno sostegno della FIA“, Kostyuchenko ha risposto pubblicando una lettera con una proposta a nome dei membri della FAU.
Tra le varie richieste c’è anche quella di vietare l’uso dei simboli di stato della Federazione Russa e della Repubblica di Bielorussia durante le competizioni organizzate dalla FIA e dI espellere dalla FIA tutti i membri della Federazione Russa e della Repubblica di Bielorussia, uno scenario a dir poco inimmaginabile.
A questo punto, aumentano e non poco le quotazioni di Antonio Giovinazzi, che potrebbe diventare il favorito per sostituire Nikita Mazepin. In lizza c’è anche il brasiliano Pietro Fittipaldi, che aveva corso con la Haas le ultime due gare del 2020 al posto di Romain Grosjean. I prossimi giorni faranno chiarezza sul futuro.