Giancarlo Fisichella ha passato molti anni in F1, per poi trasferirsi nell’endurance con la Ferrari. Ripercorriamo la sua carriera.
Uno dei piloti italiani più apprezzati degli ultimi decenni è Giancarlo Fisichella. Il pilota romano ha avuto una lunga carriera in F1, avendo debuttato nel 1996 sino all’ultima parentesi con la Ferrari, con la quale ha corso gli ultimi Gran Premi del 2009. Nella sua vita sportiva, “fisico” ha vinto tre gare, facendo segnare anche quattro pole position.
L’esordio nel Circus, come anticipato, avvenne nel lontano 1996, quando Giancarlo Minardi lo nominò membro del team con cui corse molte gare ad inizio stagione. Il pilota capitolino divenne, a tutti gli effetti, un driver della F1 dal 1997, quando completò la prima stagione completa con la Jordan al fianco dell’esordiente Ralf Schumacher, fratello di Michael. In quella stagione arrivò il primo podio, grazie ad un terzo posto nel GP del Canada.
Nel 1998, anno in cui passò alla Benetton, Fisichella ottenne la prima partenza al palo della sua carriera in F1, siglando il miglior tempo sotto la pioggia al Gran Premio d’Austria. L’esperienza di Giancarlo con il team di Flavio Briatore fu piuttosto lunga e si protrasse sino al 2001, per poi tornare alla Jordan per una breve parentesi di due anni.
Con la squadra gestita da Eddie ottenne il primo, clamoroso successo della sua carriera. Il tutto avvenne nel Gran Premio del Brasile del 2003, in una domenica funestata dalla pioggia. La Jordan non era più la monoposto competitiva di fine millennio, che riusciva a strappare risultati di valore vincendo anche qualche gara.
La partnership con lo scadente motore Ford causava guasti ad ogni corsa, ma ad Interlagos avvenne qualcosa di pazzesco. Guidando alla grande sull’umido, Giancarlo risalì sino alla seconda posizione, riuscendo a passare anche la McLaren di Kimi Raikkonen per prendersi il comando. Subito dopo, Fernando Alonso ebbe un terrificante incidente con la Renault, portando i commissari a sospendere la corsa ed a non far riprendere la gara.
Per un errore dei commissari, la vittoria venne assegnata al finlandese, ma i giudici rividero in seguito il loro errore. Ad Imola, nel GP successivo, si tenne una cerimonia in cui Kimi consegnò il trofeo a Fisichella, che così fu in grado di festeggiare la tanto agognata prima posizione.
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Dopo una parentesi di un solo anno con la Sauber, Fisichella si trasferì alla Renault nel 2005. Il debutto fu trionfale: il team di Enstone, grazie alle nuove regole, si ritrovò al top della F1, dominando il Gran Premio d’Australia dopo aver stampato la pole position. Purtroppo, il resto della stagione fu tremendo, e Fernando Alonso vinse il mondiale sulla stessa monoposto del romano.
L’ultima vittoria di “Fisico” arrivò in Malesia, nel 2006, davanti al compagno di squadra in un dominio totale della Renault. Una volta partito lo spagnolo, la casa francese entrò in crisi tecnica, e nel 2007 arrivò un solo podio con Heikki Kovalainen. Le prestazioni di Giancarlo non furono troppo gradite a Flavio Briatore, che decise di non rinnovargli il contratto per il 2008.
Il capitolino accettò così una nuova sfida, quella della Force India. La nuova squadra di Vijay Mallya non si rivelò subito competitiva, ma nel 2009 Giancarlo tirò fuori una pazzesca pole position in Belgio, corsa in seguito chiusa al secondo posto dietro a Kimi Raikkonen. Questa prestazioni convinse la Ferrari a dargli un sedile per le ultime gare, in sostituzione dell’infortunato Felipe Massa.
Così facendo, Fisichella disse addio alla F1, in quanto non trovò altri sedili disponibili, visto che la Force India lo aveva già sostituito con Vitantonio Liuzzi. Come si dice in gergo, “al cuor non si comanda”, ed era impossibile declinare l’offerta di un sedile Ferrari. Giancarlo è così entrato a far parte del Cavallino, con ottimi risultati nel mondo delle GT.
Giancarlo Fisichella ha abbandonato la F1, ma con la Ferrari ha iniziato a vincere molto nelle classi GT. Con la 458 Italia dell’AF Corse si è imposto alla 24 ore di Le Mans per ben due volte nel 2012 e nel 2014, assieme a Gimmi Bruni e Toni Vilander. Anche nel mondo dell’IMSA sono arrivati successi a volontà con il team Risi Competizione, così come nel FIA WEC.
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Attualmente, scende in pista con la 488 GTE, sempre gestita dall’AF Corse, il classe GTE AM nel mondiale endurance, risultando costantemente uno dei più rapidi e competitivi di questo raggruppamento. Il futuro lo vede coinvolto sempre in questo ambito, e non è escluso che potrà avere anche una carriera manageriale vestito di rosso.
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