Lewis Hamilton sta demolendo una serie di primati storici del libro della F1. Il paragone con Fangio però non lo farà felice.
Lewis Hamilton è in piena corsa per il suo ottavo titolo mondiale in F1. Il campione della Mercedes, grazie al successo in Qatar, si è portato a sole otto lunghezze di distanza da Max Verstappen. Il campionato entrerà nel vivo negli ultimi due scontri finali che avverranno in Arabia Saudita e ad Abu Dhabi.
Il nativo di Stevenage ha dalla sua una maggiore dose di esperienza rispetto al giovane olandese. Lewis sa come gestire la pressione quando ogni dettaglio è rilevante e un passo falso può risultare decisivo. Nei prossimi due appuntamenti avrà un motore anche più fresco rispetto al rivale per il titolo della Red Bull Racing. Il pilota della Mercedes ha cambiato la componente endotermica del motore ibrido della sua W12 in Brasile e i risultati sono stati evidenti. Il sette volte campione del mondo ha rimontato dal fondo dello schieramento, avendo un ritmo insostenibile per i competitor.
Lewis è l’unico pilota della storia della F1 ad essere arrivato alla tripla cifra di vittorie. L’asso della Mercedes ha vinto 102 gare in 286 corse disputate. Le sue medie sono esplose con il passaggio nel team teutonico, dove l’anglo-caraibico ha trovato l’habitat ideale per sfamare la sua sete di successo. Il campione ha conquistato sei titoli mondiali con la squadra della Stella a tre punte, facendo suoi una serie di primati.
Hamilton è l’imbattibile Fangio
Rinominato El Chueco, l’argentino partecipò a 52 Gran Premi, vincendone 24 e salendo per 35 volte sul podio. Sulle 52 occasioni disponibili, il campione fu in grado di ottenere 29 pole position (con una percentuale record del 55,8%) e, complessivamente, 48 prime file. Pur non essendo stato il primo campione della storia della F1, l’argentino può essere considerato, a pieno titolo, la prima superstar dell’automobilismo mondiale. Il suo record di cinque titoli mondiali fu battuto solo 46 anni dopo con i trionfi di Michael Schumacher con la Ferrari.
Un primato del cinque volte campione del mondo appare, ancor oggi, imbattibile: con 46 anni e 41 giorni è il campione più anziano ad aver conquistato un titolo mondiale. Lewis Hamilton dovrebbe correre altri dieci anni e vincere un titolo mondiale nel 2031 per superarlo. Un evento che pare molto improbabile anche perché Lewis ha manifestato da tempo l’idea di non chiudere la carriera in età avanzata quanto gli attuali veterani del circus Kimi Raikkonen e Fernando Alonso o altri campioni del passato.
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Juan Manuel Fangio, oltre ad essere stato un manico straordinario, era anche un grande conoscitore della meccanica, avendo iniziato a riparare auto sin da giovanissimo. Lewis può invidiare l’argentino anche per un altro motivo. Fangio, infatti, con il 66,66% (8 vittorie in 12 appuntamenti) è il pilota con la più alta percentuale di trionfi in Mercedes. L’anglo-caraibico con 81 vittorie in 176 GP ha una percentuale, invece, del 46,02. Circa i podi Fangio ha una percentuale dell’83,33%, ovvero 10 podi in 12 gare, mentre come podi Lewis Hamilton detiene il 74,43%. Con altri due anni di contratto con il team teutonico, Lewis potrebbe avvicinarsi, notevolmente, alle percentuali del campione argentino scomparso a Buenos Aires il 17 luglio 1995.