F1, Verstappen ha già vinto? Una statistica lo conforta

Il mondiale di F1 sta vivendo una battaglia serratissima tra Hamilton e Verstappen. Ecco alcuni gap del passato poco prima della fine.

Verstappen ed Hamilton (GettyImages)
Verstappen ed Hamilton (GettyImages)

La stagione di F1 targata 2021 è una delle più belle ed appassionati dell’era moderna. La sfida tra il campione del mondo di oggi, ovvero Lewis Hamilton, e Max Verstappen, che vorrebbe sottrargli il trono, è accesa più che mai. La Red Bull ha avuto il merito di costruire una monoposto velocissima, in molte occasioni superiore alla schiacciasassi Mercedes.

Il team di Brackley ha tutta la voglia di chiudere da imbattuta questo ciclo tecnico, portando a casa otto mondiali piloti ed altrettanti costruttori consecutivi. Mai nessuno aveva fatto tanto in settant’anni di storia. Eppure a Milton Keynes stanno covando il sogno, anche se Brasile e Qatar hanno rimesso Lewis in posizione di favorito.

Dopo la Sprint Race di Interlagos, il distacco in classifica era salito a 21 punti in favore dell’olandese, ma il sette volte iridato non si è dato per vinto. Vincendo in rimonta a San Paolo e da dominatore a Losail, il britannico è tornato a -8, sottolineando che forse, in F1 è ancora lui il migliore.

F1, i finali più tirati nel passato

Gli ultimi mondiali di F1 non ci avevano abituato a dei finali tanto esaltanti. La Mercedes ha imposto un dominio imbarazzante che solo la Ferrari ha provato ad infastidire, ma senza mai portare la battaglia fino in fondo. Le lotte tra Hamilton e Nico Rosberg si sono risolte ad Abu Dhabi nel 2014 e nel 2016, ma si trattava pur sempre di compagni di squadra.

L’ultimo finale che ha visto protagonisti due piloti di team diversi è stato il 2012, quando il Gran Premio del Brasile assegnò alla Red Bull di Sebastian Vettel il titolo per appena 3 punti sulla Ferrari di Fernando Alonso. Nel 2010, furono addirittura quattro i piloti in lotta per il titolo ad Abu Dhabi: i sopracitati Alonso e Vettel, Mark Webber ed Hamilton, all’epoca in McLaren.

La storia della F1 degli anni Duemila è ricca di atti conclusivi tiratissimi, dove il divario tra i due contentendi era ridotto ad uno scarto irrisorio. Nel 2021, tra Verstappen ed Hamilton ci sono 8 lunghezze a due gare dalla fine, ma nel 2006 ad esempio, Michael Schumacher e Fernando Alonso giunsero al Gran Premio del Giappone appaiati in testa alla classifica.

Com’è ovvio che sia, si trattò del distacco più basso a soli due appuntamenti dal termine, anche se Suzuka andò poi a decidere tutto con la rottura del motore sulla Ferrari ed il contemporaneo trionfo della Renault. Ma vediamo ora, in tabella, tutti i gap più irrisori tra primo e secondo a due gare dalla bandiera a scacchi conclusiva.

  1. 2006 Fernando Alonso e Michael Schumacher = 0 punti di differenza (116 pari);
  2. 2003 Michael Schumacher e Juan Pablo Montoya = 3 punti di differenza (82 a 79);
  3. 2008 Lewis Hamilton e Felipe Massa = 5 punti di differenza (84 a 79);
  4. 2000 Michael Schumacher e Mika Hakkinen = 8 punti di differenza (88 a 80);
  5. 2021 Max Verstappen e Lewis Hamilton = 8 punti di differenza (351,5 a 343,5);
  6. 2012 Sebastian Vettel e Fernando Alonso = 10 punti di differenza (255 a 245);

Va ricordato però, che dal 2010 in poi i punteggi sono cambiati, con il vincitore che porta a casa 25 punti ed il secondo 18. Sino all’anno prima, vi erano 10 punti per vittoria ed 8 per chi chiudeva alle sue spalle, e si prendevano punti solo per i primi otto, mentre oggi è tutta la top ten che porta a casa un risultato utile.

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Questo significa che le 8 lunghezze che separano Hamilton e Verstappen sarebbero circa un paio con il vecchio sistema di punteggio, facendo capire ulteriormente quanto questa stagione di F1 sia esaltante. Per assegnare il mondiale saranno decisive le prossime due gare, ma già a Jeddah Max avrà la possibilità di chiudere i conti.

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