Le F1 targate 2022 segneranno una grande rivoluzione rispetto al passato. Secondo Christian Horner c’è un problema importante.
Ai test invernali della F1 mancano una decina di giorni, anche se gli appassionati non potranno seguirli in diretta. La tre giorni di prove di Barcellona, infatti, non verrà trasmessa in TV, dal momento che la carovana di cameraman ed i live timing saranno presenti solo in Bahrain dall’11 al 13 marzo.
Liberty Media ha infatti stretto un accordo con i responsabili del tracciato di Sakhir, che hanno pagato cifre folli per far si che i test di Barcellona non fosse mandata in onda e che quelli del Bahrain risultassero ancor più seguiti. Inoltre, il GP che è presente in calendario dal 2004 ha appena rinnovato l’accordo e verrà disputato sino al 2036. Mai, nella storia del Circus, c’era mai stato un prolungamento così importante.
La F1, si sa, è cambiata molto nel ventunesimo secolo e l’arrivo di Liberty Media non ha fatto altro che accelerare questo processo. Si punta molto sullo spettacolo e sui tracciati che portano maggior introiti, e questo spiega il perché sono state inserite piste come quella di Jeddah o quella di Miami che debutterà a maggio. Per il 2023 è in ballo anche una nuova tappa negli USA, precisamente a Las Vegas.
Anche le vetture hanno subito una profonda rivoluzione per la stagione 2022, come testimoniato dalle prime presentazioni. I tifosi si sono divisi nei giudizi, specialmente dopo aver visto in pista a Silverstone l’Aston Martin con Lance Stroll. Alcuni pensano che le monoposto siano bellissime e filanti, altri le paragonano alle Indycar e credono siano troppo simili tra di loro.
F1, l’AlphaTauri torna a sentirsi italiana: primo dettaglio della livrea (FOTO)
F1, Horner e le sue preoccupazione sulle nuove auto
Quel che è certo è che una rivoluzione tecnica del genere, in F1, non c’era mai stata, neanche quando vennero introdotte le power unit turbo-ibride nel 2014. Qui il cambiamento è epocale, si torna a parlare di effetto suolo e di canali Venturi, con gomme dotate di cerchioni da 18 pollici e copriruota.
Secondo le prime indiscrezioni, queste auto sarebbero dovute essere più lente di 3-4 secondi rispetto al 2021, ma la musica sembra già essere cambiata. Red Bull e Mercedes hanno già detto che, in base alle simulazioni, la RB18 e la W13 hanno già raggiunto i livelli prestazionali di quelle che sono andate in pensione lo scorso dicembre.
La cosa è sicuramente allarmante per la concorrenza, che spera nelle nuove regole per chiudere il gap con i due top team. Tuttavia, il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha espresso alcune perplessità riguardo alla procedura dei pit stop, che lo scorso anno venne profondamente rivista a metà stagione.
Verstappen contro Hamilton: Ricciardo si lancia in una difesa a sorpresa
Come anticipato, le gomme saranno ben diverse da quelle dello scorso anno, e saranno dotate anche di copricerchi. Il boss austriaco, nel corso della presentazione della RB18, non ha usato mezze parole: “I nuovi cerchioni avranno sicuramente un grande impatto sui pit stop, perché le ruote e le gomme sono più pesanti e più grandi. Quindi penso che non batteremo il record del mondo la prossima stagione“.