Il pilota della Red Bull Racing, Max Verstappen, è riuscito in una impresa storica, vincendo il mondiale e dominando il suo teammate.
Il nuovo campione del mondo, Max Verstappen, ha la fama di distruggere i suoi compagni di squadra. Da quando ha preso il posto del russo Kvyat, il pilota olandese ha fatto fuori straordinari talenti come Daniel Ricciardo e Pierre Gasly. Se l’australiano, quanto meno, aveva dimostrato di essere in grado di vincere delle gare e di poter stare, in qualche occasione, ai livelli dell’alfiere della Red Bull Racing, i giovani successori non hanno dimostrato il medesimo standard. Pierre Gasly ha trovato l’ambiente ideale per esprimersi al top in Formula 1 in AlphaTauri. Il francese ha dimostrato di riuscire a ottenere brillanti performance nello junior team della RB. Nell’abitacolo della Red Bull Racing, anche per una mancanza di tempo, il giovane non era stato capace di trovare la giusta continuità.
Alexander Albon ha sostituto, a sua volta, Gasly ed è stato triturato, ugualmente, nel confronto interno con Max Verstappen. La stagione 2020 è costata all’inglese di origini thailandesi il posto nel circus, per sua fortuna tornerà a gareggiare tra i migliori 20 piloti del mondo nel 2022 nel team Williams. Helmut Marko, super consigliere del team austriaco, ha deciso di rompere l’abitudine fallimentare di promuovere un giovane dall’Academy, scegliendo nel 2021 l’esperto Sergio Perez. Il messicano è riuscito lì dove i suoi predecessori avevano fallito. Nonostante provenisse da un concept di vettura molto diverso rispetto alla RB16B, ha vinto una corsa ed ha quasi permesso al team Red Bull Racing di detronizzare in classifica costruttori la Mercedes.
Sulla base dei risultati conseguiti nel 2021 i vertici nella squadra austriaca hanno deciso di confermare la coppia anche nel 2022. Max Verstappen si è complimentato nell’ultima corsa di Abu Dhabi con il valoroso compagno di squadra Sergio Perez. Quest’ultimo ha provato a rallentare la fuga di Lewis Hamilton, facilitando la rimonta dell’olandese. A conti fatti Max non ha vinto grazie all’aiuto del messicano, ma lo ha definito una leggenda per aver lottato con il coltello nei denti fino alla fine. Una carica in più per l’infuocato finale di Abu Dhabi.
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I traguardi di Max Verstappen
Max, per la prima volta nella storia del suo Paese, si è laureato campione del mondo. Il sorpasso, al fotofinish in curva 5, entrerà di diritto nella storia del libro della Formula 1. Gli anni passeranno e, alla fine, ci si ricorderà solo dell’impresa dell’olandese. In una sola occasione due piloti si erano sfidati a pari punti nell’ultima tappa di un mondiale. Non accadeva dal 1974 che due contendenti alla corona iridata si trovassero in un testa a testa così equilibrato. Il pilota della Red Bull Racing ha fatto una stagione strepitosa, condita da ben dieci successi, tra cui quello decisivo di Abu Dhabi.
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Sarebbe stato impossibile per chiunque competere con l’olandese, nell’anno di esordio, nella squadra austriaca. La RB16B è un’auto cucita sulle esigenze del campione del mondo. Sergio Perez ha cercato di adattarsi, nel minor tempo possibile, alla vettura motorizzata Honda. Nonostante l’ottimo lavoro del messicano, la differenza con Max è stata eclatante. Nella storia della Formula 1, infatti, in sole tre occasioni un pilota poi iridato è riuscito a battere almeno 10-0 il proprio teammate per quanto riguarda il numero di pole position stagionali. È accaduto con Hakkinen – Coulthard nel 1999 e Schumacher – Barrichello nel 2001. La coppia Verstappen – Perez nel 2021 ha aggiornato anche una statistica che durava da 20 anni.