Il pilota della McLaren Mercedes, Lando Norris, ha aspramente criticato il gommista italiano, reo di aver procurato diversi problemi ai piloti nel GP del Qatar.
Sull’inedito tracciato di Losail la Pirelli non ha svolto il consueto ottimo lavoro. Quattro forature e due ritiri sono stati causati dall’usura delle mescole, messe a dura prova in Qatar. Il primo pilota ad accusare problemi è stato Valtteri Bottas. Il pilota della Mercedes è saltato su un cordolo con l’anteriore sinistra, procurandosi una foratura. Il finlandese è riuscito ad effettuare il cambio gomme e sostituire l’alettone anteriore, ma dopo pochi giri si è dovuto ritirare. Le mescole hard del finlandese sono durate una trentina di giri.
George Russell, erede del finlandese in Mercedes, sullo stesso cordolo che ha segnato la corsa di Bottas, ha forato l’anteriore sinistra. L’inglese ha raggiunto la pit lane, dopo aver percorso 31 giri sulle mescole bianche. Qualche secondo dopo anche la Williams Nicholas Latifi ha bucato improvvisamente, dovendosi fermare a bordo pista. Il canadese in radio ha spiegato che dopo 32 giri le mescole sembravano a posto e non avvertiva vibrazioni. A causa del problema a Latifi negli ultimi giri è stata decisa la VSC.
L’inglese della McLaren Mercedes è stato lo sfortunato protagonista di una situazione analoga ai driver sopracitati. Il pilota si è fermato per un pit stop extra determinato sempre da una foratura all’anteriore sinistra. La gomma si è afflosciata più lentamente rispetto a Bottas, Russell e Latifi, permettendo all’inglese di rientrare ai box senza patemi. Il pit, però, è costato molto al giovane inglese che ha concluso la corsa al nono posto alle spalle di entrambe le Ferrari.
Al termine del GP del Qatar, Lando Norris ha dichiarato: “È stata una prestazione decente, avremmo potuto fare meglio, ma non abbiamo interpretato al massimo la situazione, quasi come se non potessi spingere per qualche motivo. La foratura, poi, ha rovinato tutto. Sarei riuscito ad arrivare quarto o quinto, ma nessuno di noi ha colpe. Non c’è alcuna responsabilità del team e sono orgoglioso di quanto abbiamo fatto. Mi fa solo schifo che possa succedere una cosa del genere”.
Per la Pirelli si tratta di una brutta pagina, giustificabile solo per il fatto che non avessero i riferimento su una pista inedita su cui le monoposto di F1 non avevano mai corso. La sicurezza in pista dovrebbe essere la cosa più importante, specialmente su un circuito che dovrebbe ospitare il circus della F1 sino al 2030. E’ paradossale che nel 2021 la raccomandazione ai piloti via radio sia quella di stare lontani dai cordoli per evitare problemi alle mescole. Il fornitore unico di pneumatici è stato giustificato da Mattia Binotto che ha parlato della strategia dei suoi piloti: “Una sosta significava concentrarsi sulla gestione delle gomme. Gli altri hanno spinto, hanno forato o si sono dovuti fermare di nuovo”.
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Nessuno dei piloti coinvolti nelle forature aveva avvertito problemi e avrebbe potuto prevedere la difficoltà improvvisa. Secondo Lando Norris ciò che è accaduto è stato “piuttosto pericoloso per molte persone oggi. Non dovrebbe succedere. Dovrebbero migliorare le gomme. È pericoloso per noi piloti. Rischiamo molto ogni volta e se non possiamo semplicemente guidare una macchina di Formula 1 in giro per il circuito, cosa possiamo fare?”
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