In base alle statistiche della F1, possiamo operare un confronto tra Lewis Hamilton e Michael Schumacher. I numeri sono incredibili.
La storia della F1 è ricca di storie e personaggi leggendari, di imprese rimaste stampate nella mente degli appassionati. Le varie epoche sono state segnate dai campioni, tra cui i vari Juan Manuel Fangio, Jim Clark, Ayrton Senna, Michael Schumacher ed ora Lewis Hamilton. Ognuno di loro, in un modo o nell’altro, ha scritto delle pagine indelebili.
Il campione del mondo in carica, è ora vicino all’ottavo titolo, che gli permetterebbe di staccare il Kaiser di Kerpen e di diventare, a tutti gli effetti, il più grande di sempre. Almeno a livello statistico. Stabilire chi sia stato il migliore è praticamente impossibile, viste le differenze dei mezzi tecnici che si sono susseguiti dal 1950 ad oggi.
Un altro grande stacco con il passato riguarda i calendari, dal momento che oggi si corrono più di venti gare all’anno, mentre nel secolo scorso si faticava a superare la decina. Questo spiega perché, ad oggi, non sia più impossibile raggiungere i cento successi come dimostrato dal britannico della Mercedes.
Lo scorso anno, al GP dell’Eifel disputato al Nurburgring, Lewis ha raggiunto le 91 vittorie di Schumacher, superandolo in Portogallo ed agganciandolo anche a sette mondiali in occasione della gara in Turchia. Questo lo ha reso un recordman, capace di eguagliare e sopravanzare quello che era considerato il re della F1. Contro ogni previsione.
F1, ecco chi è il migliore di sempre
I numeri ottenuti da Hamilton hanno inevitabilmente fatto scattare i confronti con l’ex fenomeno della Ferrari. Tutti si chiedono chi sia colui che maggiormente ha fatto la storia della F1, ma occorre ribadire che una verità vera e propria non la avremo mai. Tutto ciò che si può fare è mettere a confronto le statistiche, relative alle vittorie delle tappe disputate.
La prima fase di carriera del britannico lo ha visto protagonista in McLaren, dal 2007 al 2011. Lewis ha ottenuto 21 successi con il team di Woking, conquistando anche il mondiale nel 2008. Dal canto suo, Schumacher ha debuttato nel 1991 con la Jordan in Belgio, per poi passare subito dopo in Benetton, team che lo ha portato ad ottenere 19 affermazioni e due campionati del mondo.
Entrambi però, hanno trovato fortuna in altre squadre. La F1 ha avuto la fortuna di garantirsi due leggende grazie al loro passaggio in Mercedes e Ferrari, dove sono risultati imbattibili per la concorrenza. Michael ha totalizzato 72 vittorie in 179 gare con la Scuderia di Maranello, arrivando ad una percentuale di successi pari al 40,22%, secondo in questa classifica solo ad Alberto Ascari con i colori della rossa.
Hamilton ha fatto ancora meglio, vincendo 81 corse su 176 disputate, con una percentuale pari al 46,02%. Su questo dato, è bene fare una premessa. Michael arrivò in Ferrari nel 1996, ma il team non era di certo al top e ci volle tempo per costruire una squadra in grado di competere per il mondiale.
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Lewis si è invece ritrovato una Mercedes già perfetta, e dopo un 2013 di rodaggio, con l’avvento dell’era ibrida è stato pressoché irraggiungibile. Nelle ultime sette stagioni, il britannico ha vinto ben sei mondiali, questo significa che è stato battuto solo due volte dal suo arrivo nel team di Brackley in avanti.