F1, la Red Bull provoca la Ferrari: la Rossa aveva poca benzina?

I test di F1 si sono conclusi a Barcellona, ma è impossibile tirare le somme sul potenziale delle vetture. Helmut Marko è ottimista.

La prima sessione di test invernali andata in scena a Barcellona si è conclusa da poche ore. Le nuove F1 ad effetto suolo si sono confrontate per la prima volta sull’asfalto catalano, fornendo, tuttavia, poche informazioni. La più importante è relativa alla Ferrari, che ha completato ben 439 giri in tre giorni, pari ad oltre 2000 chilometri.

Ferrari F1-75 F1 (Twitter)
Ferrari F1-75 (Twitter)

Considerato che si tratta di monoposto totalmente nuove, questo è già un risultato di rilievo, che porta gli uomini diretti da Mattia Binotto ad essere molto ottimisti. Tuttavia, in conferenza stampa, il team principal del Cavallino ci ha tenuto a tenere i piedi ben piantati a terra.

Credo di poter dire che la Ferrari non è la squadra più forte in griglia. Siamo degli outsider e non i favoriti. Il 2022 è una grande opportunità per noi, lo abbiamo ripetuto svariate volte e l’obiettivo, in questi giorni, era quello di imparare quante più cose possibili sulla nuova macchina. C’è ancora tanto da fare, per cui, aspettiamo e vediamo come si evolve la situazione. Credo sia ancora troppo presto per trarre delle conclusioni“.

Le nuove F1 hanno impressionato i tifosi per la loro bellezza, ma anche le performance fanno ben sperare. Lewis Hamilton è arrivato ad un secondo e mezzo dal tempo della pole position del 2021, stampato da lui stesso lo scorso maggio. Ovviamente, i team sono ancora ben lungi dall’esprimere il massimo potenziale di queste auto, che si vedrà soltanto nelle qualifiche del Gran Premio del Bahrain.

Il sette volte campione del mondo ha guidato la doppietta Mercedes davanti a George Russell, con le Red Bull di Sergio Perez e Max Verstappen che hanno ottenuto una seconda fila molto virtuale. La RB18 è la monoposto più temuta per via dei concetti rivoluzionari presenti nella zona delle pance, ma desta curiosità anche la sospensione anteriore a schema pull rod. Solo la McLaren ha imboccato la stessa strada.

F1, Helmut Marko stuzzica Ferrari e McLaren

La F1 è un mondo ricco di pre-tattica, tanto cara a Toto Wolff. Il team principal della Mercedes ce lo ha ricordato nuovamente ieri, quando ha affermato: “Almeno per ora, è evidente che la Ferrari ha a disposizione la miglior power unit. Nessuno ha la potenza che hanno loro“.

La pensa diversamente Helmut Marko, Super-consulente della Red Bull, che ad “Auto Motor und Sport” ha lanciato una frecciata alla Ferrari ed alla McLaren: “Mi sembra chiaro che la McLaren fosse a caccia di sponsor. La Ferrari sembra sicuramente solida, ma quanta benzina avevano a bordo?“.

Il tema del carico di carburante è un argomento centrale nei test di F1. Nel 2019, la Ferrari sembrava l’assoluta favorita, ma poi, al Gran Premio d’Australia, la Mercedes dominò la scena. Il motivo? Le frecce d’argento avevano girato sempre con il pieno di benzina nelle prove invernali, per non svelare il proprio potenziale.

Questa tattica viene utilizzata da parecchi team, anche se molti preferiscono cercare il time attack proprio per attirare sponsor. Lo scorso anno, la Red Bull dominò i test in Bahrain con Max Verstappen, ottenendo poi una corposa partnership con il colosso informatico Oracle, oggi title sponsor del team di Milton Keynes.

In quel caso, la monoposto di Adrian Newey era semplicemente competitiva, ed i tempi venivano facilmente proprio grazie alla velocità della monoposto. In Bahrain, tra un paio di settimane si tornerà in pista, e la sensazione è che le squadre inizieranno a tirare su l’asticella per capire a che punto sono con le performance. Tra tre settimane esatte sarà l’ora della prima qualifica stagionale, ed il tempo delle parole lascerà spazio ai fatti.

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