Nel caos delle polemiche sulle sospensioni della squadra teutonica si è espresso anche Mattia Binotto. Le sue parole sono sorprendenti.
Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, è intervenuto sull’ultima questione tecnica che sta animando il circus della F1. L’ingegnere di Losanna ha espresso un parere positivo sul sistema delle sospensioni posteriori adottato dal team Mercedes.
La squadra tedesca non è nuova ad innovazioni straordinarie. Dopo il DAS nel 2020, hanno introdotto quest’anno una soluzione sospensiva che crea un sensibile vantaggio sui rettilinei. L’idea è nata per avere una minore resistenza all’avanzamento che, unitamente al lavoro dell’ala posteriore, farebbe schizzare la W12 a velocità mai raggiunte prima. L’effetto drag sarebbe così ulteriormente ridotto nelle lunghe accelerazioni sui rettifili. In curva, invece, la parte posteriore della Mercedes, ritorna nella posiziona classica per garantire la consueta aderenza.
Sul tortuoso tracciato di Austin la Mercedes h comunque, sofferto la stabilità della Red Bull Racing. La RB16B è apparsa la monoposto più bilanciata negli Stati Uniti, dominando la scena con Max Verstappen. Il problema della freccia nera è stato principalmente quello relativo all’eccessivo surriscaldamento delle mescole. Lewis Hamilton ha sofferto finché non ha equipaggiato le mescole dure che meglio si combinano alle caratteristiche tecniche della W12.
L’opinione di Mattia Binotto
Il tecnico della Ferrari ha voluto dire la sua sulle sospensioni posteriori dell’auto campione del mondo, criticando il team Red Bull Racing. Al contrario del giudizio espresso dagli uomini del team austriaco, Binotto ha sentenziato la soluzione legittima, spegnendo ogni polemica.
“Non vedo nulla di sbagliato o illegale in tutto ciò – ha dichiarato Mattia Binotto ad Autosport – non sono nemmeno sorpreso da come si comporta la monoposto. Dobbiamo concentrarci, comunque, su noi stessi”.
Il sistema di abbassamento del retrotreno è l’ultima carta del team Mercedes per vincere la resistenza della squadra di Milton Keynes. I due team si sono spinti al limite per raggiungere un livello top di tecnologie. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, Christian Horner si è espresso sul tema, rappresentando quando e come la soluzione possa essere un vantaggio per la Mercedes.
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“Su certi circuiti avrà una maggior influenza. Ad Austin l’effetto era ridotto, ma potrebbe essere più efficiente altrove, in particolare a Jeddah. Tuttavia, non pensiamo che sia uno strumento illegale. Abbiamo visto che è già stato utilizzato in passato”, ha chiosato il team principal della Red Bull Racing.