F1, la guerra sconvolge il Circus: Mazepin potrebbe rischiare il posto?

Anche il mondo della F1 è costretto a fare i conti con quanto sta accadendo tra Russia ed Ucraina. Dubbi sul futuro di Nikita Mazepin.

Il mondo della F1 sta vivendo un momento delicato. I test di Barcellona non sembrano portare molta fortuna ultimamente, dal momento che sia in questi giorni che nel 2020 vengono disputati in un momento di forte crisi internazionale. Due anni fa, le monoposto scesero in pista sotto l’onta del Coronavirus, che due settimane dopo la conclusione delle prove invernali portò alla cancellazione del Gran Premio d’Australia.

F1 Nikita Mazepin (Twitter)
F1 Nikita Mazepin (Twitter)

Nel 2021, i test vennero svolti direttamente in Bahrain, luogo in cui si disputò poi la gara inaugurale del campionato. Per quest’anno, le sessioni sono state divise in due, e dopo la conclusione della giornata odierna i team impacchetteranno tutto e porteranno i loro materiali a Sakhir, dove si tornerà in pista tra l’11 ed il 13 marzo.

La F1 segue con apprensione l’evolversi della crisi tra Russia ed Ucraina, con le truppe di Vladimir Putin che hanno iniziato l’invasione del paese limitrofo nella notte di ieri, gettando nel panico il mondo intero. Come sappiamo, nel Circus è presente un pilota russo, vale a dire Nikita Mazepin, che gareggia con il team Haas.

La squadra diretta da Gunther Steiner rappresenta una specie di paradosso, dal momento che corre con licenza statunitense (essendo di proprietà di Gene Haas), ma è finanziata dallo sponsor russo Uralkali, di proprietà del padre di Mazepin. La squadra che gareggia con power unit Ferrari e telai Dallara ha attraversato un periodo di forte crisi economica, e l’appoggio del colosso produttore ed esportatore di potassio era fondamentale per tenere in vita il team.

Da poco è stata resa nota l’ufficialità della cancellazione del Gran Premio di Russia, in programma a Sochi dal 23 al 25 settembre. Il Circus e tutto il mondo dello sport stanno dando dei segnali importanti contro le decisioni del governo russo, dal momento che anche nel basket e nel calcio sono state prese scelte impopolari.

F1, a rischio il futuro di Nikita Mazepin

La F1 ha preso la decisione più saggia, ovvero quella di rinunciare al Gran Premio di Russia. Dunque, non si correrà mai più a Sochi, dal momento che dal 2023 questo appuntamento verrà spostato a San Pietroburgo, sempre ammesso che si tornerà mai a gareggiare in questo paese.

Nella giornata di oggi, la Haas ha rimosso sia la bandiera russa che lo sponsor Uralkali dalla livrea, presentandosi in pista con una monoposto quasi interamente bianca. Nikita Mazepin è stato estromesso dalla conferenza stampa dei piloti, così come era accaduto ieri al team principal Gunther Steiner.

Riguardo al futuro del pilota russo, il boss della Haas ha dichiarato: “Questa situazione deve essere risolta. Ci sono governi coinvolti ed io non ho alcun potere su di loro e dobbiamo vedere come si evolve la situazione in Ucraina. Attualmente, non posso garantire il futuro di Nikita in F1 con noi e molto dipenderà dall’evoluzione della situazione con gli sponsor“.

Riguardo alla questione legata alla Uralkali, Steiner ha rassicurato sullo stato psicologico del suo team: “Devo dire che la squadra non è influenzata da quanto sta accadendo. Ho parlato con loro ieri e ho detto loro che non c’era nulla di cui preoccuparsi. Abbiamo preso la decisione giusta per inviare un messaggio a tutti”.

La situazione internazionale sta influenzando anche il Circus, che per ora si è mosso con estrema intelligenza. Sebastian Vettel aveva fatto sapere, nella giornata di ieri, che avrebbe boicottato il Gran Premio di Russia qualora esso fosse stato disputato. Gli organizzatori hanno prontamente annullato la corsa e si pensa alla Turchia per andare a sostituirlo in quel periodo.

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