In Spagna ci sono andati giù pesante su Lewis Hamilton dopo la pessima gara di Imola. La sensazione è che all’inglese manchi una vettura in grado di tenere alta la sua motivazione.
Lewis Hamilton non dimenticherà facilmente il weekend trascorso ad Imola. In costante affanno sin dalle prime prove libere, l’inglese non riesce a trovare il feeling giusto con la wing car Mercedes. Bisogna riconoscere che la W13 è un’auto con più problemi che qualità. I tecnici della stella a tre punte non sono riusciti ancora a risolvere il fenomeno del porposing che affligge la vettura da inizio campionato.
La gara di Lewis Hamilton è stata un’agonia, costantemente alle spalle dell’AlphaTauri di Pierre Gasly. Il francese con una guida pulita è riuscito a tenersi alle sue spalle il sette volte campione del mondo che, sino a quattro mesi, fa lottava per l’ottava corona iridata. Dalle stelle alle stalle, passando dalla beffa di Abu Dhabi al dramma di Imola. Pensate che toto Wolff, team principal della Mercedes, ha chiesto scusa all’anglocaraibico per una vettura non all’altezza del suo talento indiscusso.
Il vincitore di 103 gare in carriera, probabilmente, non riesce a trovare motivazioni nella gareggiare per qualche punticino. Il nativo di Stevenage ha sempre corso per conquistare podi e vittorie. Il pilota ha vinto almeno un Gran Premio di Formula 1 ogni anno da quando ha debuttato nel 2007. Da 12 anni, escludendo le penalità, non finiva fuori dalla top 10 in qualifica due volte in una stagione.
La crisi di Lewis Hamilton
Il driver per tutto il weekend è apparso sconsolato, rilasciando delle dichiarazioni disarmanti. Il pilota ora chiede a gran voce ai suoi uomini un’auto competitiva per tornare al vertice della classifica, ma ogni Gran Premio che passa la situazione diventa più complessa. Il problema di Hamilton sta anche nel confronto con il giovane George Russell che in questa stagione ha sostituito il finlandese Valtteri Bottas. Quest’ultimo passato all’Alfa Romeo sta dimostrando di essere un pilota costante, come negli anni con la Mercedes.
Il talento di Bottas non è certo paragonabile alle potenzialità di George Russell che è riuscito a strappare, nonostante i problemi della Mercedes, un ottimo quarto posto nel Gran Premio dell’Emilia Romagna. In classifica piloti il talentuoso nativo di King’s Lynn ha 21 punti in più rispetto al sette volte campione del mondo, settimo in graduatoria. La situazione si sta facendo davvero dura nel box delle frecce d’argento come dimostra il battibecco di venerdì tra Toto Wolff e il suo pupillo.
L’atmosfera è incandescente anche perché il confronto con gli altri competitor è impietoso. Errori a parte di Imola, La Ferrari si è dimostrata essere di un altro pianeta rispetto alla squadra teutonica. La Red Racing ha portato degli sviluppi interessanti in Italia per colmare il gap con la F1-75. I risultati sono stati lampanti con una doppietta che mancava da oltre sei anni. La Mercedes in classifica costruttori è scesa al secondo posto con un ritardo già consistente rispetto ai due top team.
Dopo i fasti dell’era ibrida che hanno catapultato Lewis Hamilton nel firmamento dei top driver della storia della categoria regina del Motorsport, le cose si sono completamente capovolte nel 2022 con l’introduzione nelle auto ad effetto suolo. Il giornalista spagnolo Antonio Lobato ha trattato la questione ad A Diario, come viene riportato anche dall’importante rivista Marca, sottolineando un aspetto importante della condizione psicologica dell’inglese.
“Cinque gare fa Lewis Hamilton era in lotta per il Mondiale con Max Verstappen – ha tuonato Antonio Lobato – ieri è stato doppiato da lui, quando si trascinava in quattordicesima posizione e senza velocità per sorpassare un AlphaTauri. Era molto triste il team radio che abbiamo sentito da Toto Wolff che gli chiedeva perdono, dicendogli che erano molto dispiaciuti, che non si meritava l’auto non guidabile che gli avevano dato. Ma il suo compagno è arrivato quarto, Hamilton è perso. Non è riuscito a scaldare le gomme. Non so se è un problema di mancanza di fame per qualcuno abituato al caviale. Forse entrare in zona punti sembra un piccolo premio”.