Nelle ultime settimane sono aumentate le voci di mercato in F1. Poche le scuderie con i contratti già blindati. Ecco i vari scenari.
Il Mondiale 2022 è iniziato da poco, ma in F1 l’atmosfera si è fatta rovente già da settimane. E non solo per la lotta al titolo, che ora vede Red Bull e Ferrari contendersi lo scettro delle due classifiche. Infatti proprio come sta accadendo in MotoGP, si parla già del mercato piloti per la prossima stagione. Con procuratori e team che parlano animatamente o sotto traccia già da diverso tempo per decidere cosa accadrà nel 2023. Basti pensare che attualmente, oltre la metà dei piloti dello schieramento è in scadenza di contratto e che gli unici tre team che hanno entrambi i piloti confermati per il 2023 sono Mercedes, Ferrari e McLaren.
Lewis Hamilton ha firmato un contratto con le Frecce d’Argento fino al 2023, mentre George Russell, che si è unito al team quest’anno, lo ha fatto per molti più anni. Per quanto riguarda la McLaren, Lando Norris addirittura rimarrà fino al 2025, mentre Daniel Ricciardo ha un accordo fino a tutto il 2023. Anche se, in questo caso, voci di corridoio parlano di malumori all’interno di McLaren per le prestazioni deludenti dell’australiano, che tra l’altro ha il quinto stipendio più alto della F1.
Nella Ferrari, tutto si è risolto le scorse settimane: il monegasco Charles Leclerc resterà a bordo della Rossa almeno fino al 2024, mentre Carlos Sainz Jr anche la prossima stagione. Ma le altre?
Alonso e Vettel, futuro in F1 in bilico?
Partiamo dalla Red Bull, che non ha la minima intenzione di rompere con Max Verstappen, blindato con un contratto “infinito” (fino al 2028) dal valore di 50 milioni di euro all’anno. Chi è in bilico è Sergio Perez, che deve meritarsi il rinnovo. Per ora il messicano sta rendendo, ma le ultime scaramucce viste a Barcellona fanno pensare a un rapporto che potrebbe rompersi da un momento all’altro.
In Alpine la certezza è Esteban Ocon. E non solo per i risultati in pista, ma anche per il contratto: il francese sarà con il team fino al 2024, mentre decisamente un punto interrogativo incombe sulla testa di Fernando Alonso. Tornato in F1 per il riscatto dopo anni di delusioni con Ferrari e McLaren, l’asturiano contava di rilanciarsi anche in chiave iridata quest’anno. Invece per ora ha perso praticamente tutti i duelli con il compagno di box.
A Barcellona si è visto Flavio Briatore, che ne cura gli interessi. Ma più che Alpine, per Alonso la permanenza nel paddock passa da Aston Martin. Il team inglese infatti non ci pensa a mollare il figlio del “padrone”, Lance Stroll (anche se in scadenza), ma comincia a riflettere su che ne sarà di Sebastian Vettel. Il tedesco, quattro volte campione del mondo, è alle prese con una crisi senza fine. Aumentano le voci di un possibile addio alla F1 a fine stagione e per questo il team prova a cautelarsi con un altro top-driver. Con Oscar Piastri, talento della F2, pronto a prendersi il posto di Alonso in Alpine.
In Alfa Romeo, detto di Valtteri Bottas sicuro anche per il prossimo anno, Guanyu Zhou, alla sua prima esperienza nel Circus, resta in bilico. In Alpha Tauri, voci di corridoio, parlano di una line-up 2023 praticamente fatta, con la conferma già di Pierre Gasly e quella ormai imminente di Yuki Tsunoda, molto positivo in questo inizio di stagione. Grossi dubbi ci sono in Williams, dove Nicholas Latifi e Alexander Albon saranno costretti a prestazioni super per vedersi confermare un posto in F1 anche il prossimo anno. Infine la Haas. Incredibilmente l’uomo sicuro di rimanere è Kevin Magnussen, mentre a rischio è Mick Schumacher. Il tedesco però ha forse pronta l’opzione Aston Martin, dove però dovrà lottare con Alonso. Tutto però è ancora in bilico. E siamo soltanto a maggio.