La F1 entrerà in una nuova era nel 2022, ma il rapporto di collaborazione tra Mercedes ed Aston Martin proseguirà ancora a lungo.
Uno dei casi più eclatanti vissuti nella F1 degli ultimi anni è stato quello relativo a Mercedes e Racing Point (diventata Aston Martin nel 2021). Negli ultimi giorni pre-Pandemia, vale a dire nel febbraio del 2020, vennero effettuati i classici test invernali di Barcellona, dove tutti gli occhi dei tifosi e degli addetti ai lavori vennero catturati dalle sembianze della “Pantera Rosa”.
Sergio Perez e Lance Stroll portarono in pista la nuovissima RP20, che apparve immediatamente identica alla Mercedes W10 del 2019, la monoposto che dominò il campionato con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Su 21 corse, quella vettura ne vinse 15, lasciando le briciole a Ferrari e Red Bull.
Il cronometro confortò subito i tecnici della Racing Point, dal momento che i due piloti si ritrovarono sin dai primi giri al top della F1, cosa molto inusuale sino a pochi mesi prima. Le polemiche furono tantissime, ed il Covid-19 rinviò l’inizio del mondiale da marzo a luglio. La Renault e molte altre squadre presentarono reclamo ufficiale, ma l’unica penalità fu la decurtazione dei punti conquistati nel mondiale costruttori nel GP d’Ungheria, a causa delle prese d’aria che erano state giudicate come una copia di quelle Mercedes.
Tutto sommato, la storia si chiuse in quel momento, visto che non venne imposto al team di modificare la propria monoposto per le gare successive. La Racing Point ne approfittò portando a casa diversi podi, una pole position con Stroll ad Istanbul e la vittoria con Perez a Sakhir. L’unico rimpianto fu la perdita del terzo posto nel mondiale costruttori a vantaggio della McLaren, che nel GP decisivo di Abu Dhabi approfittò del ritiro decisivo del messicano per incassare il bottino.
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Al termine del campionato 2020, l’Aston Martin ha preso il posto della Racing, ma si è trattato soltanto di una modifica del nome. Lawrence Stroll, padre di Lance, ha voluto riportare il marchio britannico in F1, continuando a puntare sulla power unit Mercedes e su una stretta collaborazione con il team di Brackley.
Il regolamento 2021, basato su un taglio netto del carico aerodinamico generato dal fondo della monoposto, ha distrutto le ambizioni di Sebastian Vettel e Stroll, che non hanno mai avuto una macchina competitiva, nonostante essa fosse praticamente identica alla freccia nera.
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Intervistata da “The Race“, il direttore tecnico dell’Aston F1, Andrew Green, ha parlato del progetto 2022 e dall’alleanza con la Stella a tre punte: “Ci hanno sicuramente aperto gli occhi su determinati aspetti, facendoci capire come lavorare al meglio in alcune aree. Sono nuovi concetti e nuove idee. La nostra vettura non sarà una copia della Mercedes, ma è lo sviluppo di alcune soluzioni che dobbiamo ancora interpretare al meglio. All’inizio non è stato facile, ma piano piano ci stiamo arrivando“.
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