F1, arriva l’avvertimento dalla Red Bull sulla Mercedes: i rivali tremano

Il mondiale di F1 targato 2022 è iniziato molto male per la Mercedes, ma dalla Red Bull non se la sentono di dare per morti i campioni.

Inizio di stagione molto complicato per la Mercedes F1 W13, che ha costretto Lewis Hamilton e George Russell a faticare nelle tappe di Sakhir e Jeddah. Il gap dalla Red Bull e dalla Ferrari è evidente, e per il momento non sembra esserci la possibilità di riavvicinarsi in breve tempo.

F1 Mercedes e Red Bull (ANSA)
F1 Mercedes e Red Bull (ANSA)

Il team di Brackley non aveva mai avuto un debutto iridato così negativo nell’era ibrida, ottenendo solo un terzo posto con Lewis Hamilton nell’appuntamento inaugurale, per poi chiudere quinta con George Russell in Arabia Saudita. Quello che spaventa gli uomini di Toto Wolff è il pesante distacco, che è andato ben oltre il mezzo minuto nella gara di domenica.

Il sette volte campione del mondo di F1 si è ritrovato addirittura escluso in Q1 con il sedicesimo tempo, venendo beffato da Lance Stroll e dalla sua Aston Martin come fosse uno qualunque. La leggenda britannica è già a -29 nel mondiale da Charles Leclerc, e pensare di dar battaglia a colui che lo ha detronizzato, ovvero Max Verstappen, appare un’utopia. Almeno per ora.

La Mercedes ha dominato l’era ibrida del Circus. Dal 2014 in avanti, il team di Brackley ha vinto 15 mondiali su 16 disponibili, restando imbattuto per quanto riguarda i costruttori. Solo Max Verstappen e la sua Red Bull sono riusciti a sconfiggere l’armata anglo-tedesca pochi mesi fa, ma solo per quanto riguarda la classifica piloti.

Per il momento, le problematiche maggiori sono dovute al porpoising e ad un’eccessiva resistenza all’avanzamento, che rendono la monoposto più lenta del dovuto nei rettilinei e nelle curve veloci. A questo si aggiunge anche una power unit che appare deficitaria, nonostante le negazioni di Wolff che sostiene che tutto dipenda dal troppo drag.

F1, Helmut Marko non sottovaluta la Mercedes

La Mercedes ha dominato in F1 sino a pochi mesi fa, e proprio per questo motivo sarebbe un errore pensare di darli per morti dopo due gare. Dello stesso avviso è anche il super-consulente, Helmut Marko, che è intervenuto al canale YouTube di “Formel1.de“, facendo capire il proprio pensiero.

L’era successiva al 2013 ha coinciso con le nuove regole relative alla power unit e la Mercedes ha avuto un dominio incredibile in quella fase. Erano fino a due secondi avanti a tutti, ma logicamente non lo hanno mostrato. Ora, con il cambio di telaio e motore, le differenze non sono così grandi. Mercedes non può più fare un clic ed all’improvviso è una festa per loro“.

Ma la squadra è molto ben posizionata ed ha anche alcune persone davvero importanti nell’area telai. Sono completamente convinto che torneranno se controllano il porpoising. E Lewis Hamilton è a nove punti da Max Verstappen, quindi neanche questo è niente. Non credo che sia la fine di un’era, ma forse avremo una battaglia allo stesso livello“.

Riguardo alla power unit, Marko ha aggiunto: “Non so esattamente perché le Mercedes siano rimaste indietro, sicuramente deve avere qualcosa a che fare con l’aumento del carburante sintetico, che è passato dal cinque al 10%. La logica indica che ci sia una spiegazione è correlata al carburante“.

La Mercedes F1 W13 è stata costruita dopo una vera e propria diaspora di motoristi, molti dei quali emigrati alla Red Bull: “Naturalmente, quando perdi così tante persone importanti, prima Andy Cowell (ex amministratore delegato di Mercedes HPP) che se ne va, poi altre 50 persone circa, è ovvio che ci sia un forte impatto sui risultati“.

Il Gran Premio d’Australia potrebbe risultare già molto indicativo per il futuro di questa stagione del team di Brackley. L’obiettivo primario è quello di limitare i danni, evitando di perdere troppi punti da Red Bull e Ferrari. Viceversa, la classifica inizierebbe a diventare molto deficitaria.

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