Il mondiale F1 domenica si sposta in Arabia Saudita e chiuderà ad Abu Dhabi sette giorni più tardi. Jacques Villeneuve ha una convinzione che riporta alla battaglia del 1997 con Michael Schumacher.
Sono passati ventiquattro anni ma certe sfide non si dimenticano. Jacques Villeneuve ha affrontato e battuto il pilota, forse, più forte mai nato sulla terra. Di sicuro Michael Schumacher è stato il fenomeno più competitivo della sua generazione. Il figlio di Gilles affrontò l’allora bicampione tedesco desideroso di riconfermarsi campione anche al volante della Ferrari, dopo i successi in Benetton.
A livello di esperienza ed età, in un parallelismo con la sfida mondiale 2021, Jacques era il giovane, al secondo anno in F1, che voleva stupire il mondo sulla Williams un po’ come l’arrembante Max. Michael Schumacher, invece, era il campione già affermato, come Lewis al momento. I due contendenti nel 1997 arrivarono alla sfida finale in una situazione di classifica molto simile a quella che potrebbero giungere l’astro nascente Max Verstappen e Lewis Hamilton ad Abu Dhabi.
Nel campionato di F1 del 1997 la Ferrari, cronicamente, finì per accusare dei problemi nella seconda parte di stagione. Jacques si rifece sotto grazie alle vittorie in Austria e Germania e balzò in avanti in classifica piloti con nove punti di vantaggio su Schumacher a due gare dalla conclusione, oggi il giovane Max ne ha otto su Lewis. Una infrazione per un mancato rispetto delle bandiere gialle portò ad una squalifica di Villeneuve in Giappone.
Il sistema di punteggio dell’epoca attribuiva al vincitore dieci punti e furono quelli che ottenne Michael Schumacher a Suzuka il 12 ottobre 1997. Grazie al trionfo in Giappone il pilota della Ferrari si presentò a Jerez de la Frontera, in Spagna, con un punto di vantaggio sul rivale della Williams. Nel GP d’Europa, all’ultima gara dell’anno, Michael Schumacher, incalzato da Villeneuve lo chiuse di forza, colpendolo nella pancia sinistra della Williams. L’obiettivo del Kaiser era procurare il ritiro dell’avversario, così da vincere il mondiale di un punto anche se si fossero ritirati entrambi. Andò molto male al pilota della Ferrari, in quanto la FIA lo escluse dalla classifica piloti, considerata la manovra volontaria, e Villeneuve arrivò terzo al traguardo a Jerez, festeggiando sul podio il suo primo mondiale.
Villeneuve-Schumacher come Lewis e Verstappen
Il pilota canadese è convinto che il mondiale 2021 potrebbe decidersi con uno scontro finale, proprio come accadde ventiquattro anni fa. Il duello tra Max Verstappen e Lewis Hamilton è stato altrettanto infuocato in questa stagione. I due contendenti alla corona si sono affrontati senza esclusione di colpi e nelle gare di Silverstone e Monza hanno ricevuto una penalità a testa. Max e Lewis non si amano, ma si rispettano. L’olandese ha sempre provocato negli anni precedenti l’inglese per avere l’auto migliore e non ha mai avuto dei timori reverenziali.
La stagione sembrava indirizzata a favore di Max dopo la vittoria in Messico, ma in Brasile la Mercedes è tornata di colpo l’auto da battere. Per Jacques Villeneuve “o si erano tenuti qualcosa nella manica o non lo so. Mi è sembrato tutto troppo improvviso. Impressionante. Vediamo se continua così nelle ultime due gare”.
Gli ultimi due round si corrono in Medio Oriente a Jeddah e Abu Dhabi. Sulla carta il motore più fresco di Lewis Hamilton (montato nel GP del Brasile) potrebbe fare la differenza, trattandosi di circuiti rapidi e con lunghe curve. Max Verstappen dovrà provare a chiudere la pratica in Arabia Saudita, considerando che Abu Dhabi è uno dei feudi preferiti della Mercedes e di Lewis Hamilton.
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Jacques Villeneuve teme che il duello possa essere deciso da un autoscontro. Alla Gazzetta dello Sport, il pilota canadese ha spiegato che potrebbe accadere “perché la lotta è ravvicinata. Ma c’è differenza se succede come conseguenza della lotta o perché uno fa una cosa ‘sporca’”.