Il pilota della Mercedes, Lewis Hamilton, ha dovuto mandare giù diversi bocconi amari nel corso della sua carriera in F1.
Il sette volte campione del mondo della Mercedes ha vissuto molti momenti gloriosi, ma anche finali di stagioni da incubo. Il nativo di Stevenage esordì in Formula 1 nel 2007 nel team McLaren Mercedes. L’inglese sfidò, al suo primo anno, il bicampione del mondo Fernando Alonso. Sulla carta lo spagnolo sarebbe dovuto essere il pilota di punta del team di Woking; tuttavia, le prestazioni di Lewis Hamilton diedero particolare filo da torcere al suo teammate. Col passare delle gare Lewis si dimostrò all’altezza di un fenomenale campione come Alonso. Se solo avesse avuto un pizzico di esperienza in più, probabilmente, il pilota classe 1985 si sarebbe aggiudicato il titolo mondiale nel suo anno d’esordio.
Nella parte finale della stagione dissipò un vantaggio considerevole, facendosi beffare da Kimi Raikkonen sulla Ferrari. Nel 2007, nell’ultimo appuntamento del campionato, il #44 ebbe un problema tecnico nei primi giri, non riuscendo poi a rimontare nelle prime posizioni. Tra i due litiganti della McLaren Mercedes ebbe la meglio il terzo sfidante che aveva ereditato la Rossa da Michael Schumacher.
La battaglia finale segnò la carriera di Hamilton che si ripromise di non lasciarsi sfuggire future chance al fotofinish. Nel 2008, infatti, il pilota della McLaren Mercedes ebbe la sua rivincita su un altro pilota della Rossa, ovvero Felipe Massa. Per il brasiliano si trattò di una beffa clamorosa perché l’inglese superò all’ultimo giro la Toyota di Timo Glock. Il campione si lascò andare ad una esultanza liberatoria.
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Le disfatte di Lewis Hamilton
Nel 2010 Lewis ebbe una piccola possibilità di laurearsi ancora campione. Fernando Alonso, alla viglia del GP decisivo di Abu Dhabi era in testa alla classifica piloti, con 8 lunghezze di vantaggio su Webber e 15 su Vettel; Hamilton era distanziato di 24 punti, ancora matematicamente in corsa per il titolo. L’inglese arrivò a 16 punti, alla fine, dal campione del mondo Sebastian Vettel. Negli anni successivi il #44 non ebbe la possibilità di conquistare altri titoli mondiali, a causa di vetture non all’altezza del suo talento.
Lewis Hamilton tornò a vincere un campionato nel mondo nel 2014 con la Mercedes. L’era ibrida della Formula 1 è stata dominata dalla squadra teutonica e dal pilota anglocaraibico. Dopo due mondiali di fila, nel 2016, però, Hamilton riprovò l’amaro gusto della sconfitta. Stavolta ad infliggergli una sonora lezione fu il suo compagno di squadra Nico Rosberg. Quest’ultimo gli diede filo da torcere per l’intera stagione, riuscendo ad Abu Dhabi a coronare il sogno di vincere il titolo mondiale a 34 anni di distanza da suo padre Keke. Hamilton fu molto criticato per aver sottovalutato il suo teammate nella prima parte di stagione. Nonostante un finale ad altissimi livelli, infatti, l’inglese non riuscì a battere in classifica Nico Rosberg.
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L’ultima beffa in carriera è giunta nel 2021 nella sfida infuocata a Max Verstappen. Il pilota della Red Bull Racing ha vinto con merito il campionato, conquistando 10 vittorie rispetto alle 8 di Lewis. La sconfitta è arrivata nel modo più atroce con un sorpasso subito all’ultimo giro. Si è trattata dell’ennesima occasione in cui il sette volte campione del mondo si è ritrovato a perdere un mondiale all’ultimo Gran Premio. Nei testa a testa finali Lewis ha maturato più sconfitte che vittorie. Nonostante le delusioni Lewis Hamilton può andare fiero della sua carriera e due i suoi straordinari record.