Il Gran Premio d’Italia è una delle tappe più ricche di storia della F1. Ecco quale scelta stanno prendendo i gestori del circuito.
Appassionati, piloti ed addetti ai lavori hanno sempre posto il Gran Premio d’Italia di F1 tra i loro preferiti. Il tracciato di Monza rappresenta la storia del Circus con la S maiuscola, quel tempio della velocità che tanto spaventa e tanto affascina coloro che devono percorrerlo a delle medie orari ormai divenute folli ed incredibili.
Negli ultimi anni, la corsa lombarda è sempre stata affascinante e ricchi di colpi di scena: come dimenticare la cavalcata della Ferrari di Charles Leclerc del 2019 resistendo alle Mercedes, o quella dell’AlphaTauri di Pierre Gasly dell’anno successivo? Anche la tappa del 2021 è stata eccezionale, con l’incidente tra Max Verstappen e Lewis Hamilton e la doppietta della McLaren guidata da Daniel Ricciardo.
Tornando indietro nel tempo, scopriamo quanto la F1 ci abbia sempre deliziato immersa nel verde parco di Monza. Nel 2008 il primo trionfo di Sebastian Vettel in carriera, a bordo della Toro Rosso. Si trattò della prima ed unica vittoria di una monoposto motorizzata Ferrari che non fosse la rossa ufficiale. Due anni prima lo storico successo di Michael Schumacher, il quinto della sua carriera a Monza, con il quale annunciò il suo primo ritiro.
Quella tra la massima serie e Monza è una storia d’amore che invecchia e che diventa sempre più unica, quasi come una buona bottiglia di vino. Tante volte, soprattutto nel passato più recente, il Gran Premio d’Italia ha rischiato di sparire per motivi economici e burocratici, ma la storia ha sempre sopravvissuto agli interessi.
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Un’assurda notizia ha colpito gli appassionati della F1 negli ultimi giorni: dal 2022 saranno vietati tutti gli air show che venivano svolti nei minuti precedenti alla partenza ufficiale di un Gran Premio. Di eventi del genere ne ricordavamo con piacere diversi, come quelli in Australia o ad Abu Dhabi, ma anche le splendide Frecce Tricolori francesi al Paul Ricard e quelle italiane a Monza.
La scelta è stata fatta dagli organizzatori del mondiale che vanno verso una politica del green, come se davvero uno spettacolo aereo di pochi minuti potesse allargare il buco dell’ozono. Evidentemente, il politicamente corretto ha distrutto anche lo sport e tutto ciò che lo circonda e questi ne sono i risultati.
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Il presidente dell’ACI Milano, Geronimo La Russa, ha riferito ad “ANSA” che Monza non mollerà lo spettacolo delle Frecce Tricolori, e che si cercherà un cavillo per poter disputare lo show anche nei prossimi anni. Perdere un patrimonio del genere, per una scelta così balorda, sarebbe un enorme peccato.
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