La F1 potrebbe imporre la vaccinazione obbligatoria per evitare una vicenda simile a quella di Novak Djokovic. Ecco i piani allo studio.
Il mondiale di F1 è stato uno dei campionati sportivi più colpiti dal Coronavirus. Come ricordiamo, quasi due anni fa, nel marzo del 2020, il mondo venne investito dalla Pandemia, dopo che in una prima parte il tutto rimase legato solo alla Cina, epicentro di questo dramma mondiale.
A poche ore dalla partenza delle prove libere del Gran Premio d’Australia, tappa inaugurale della stagione, alcuni membri del team McLaren vennero trovati positivi al Covid-19, essendosi sottoposti ad un tampone per aver riportato alcuni sintomi influenzali. Il team di Woking annunciò subito il suo ritiro dall’evento, mentre le altre squadre svolsero diverse riunioni prima di prendere una decisione definitiva.
Ad un’ora e mezza dal semaforo verde della prima sessione, il GP di Melbourne venne cancellato, e la F1 andò in letargo per diversi mesi. Il via del mondiale fu rinviato a luglio, con una doppia tappa disputata in Austria, al Red Bull Ring. Il Circus si è dovuto adeguare alle esigenze imposte dalla Pandemia, con rigidi protocolli da seguire per avere un regolare accesso al paddock.
Alcuni piloti sono risultati positivi nel corso di questi due anni, come Sergio Perez, Lance Stroll, Nikita Mazepin, Lando Norris e Charles Leclerc, il quale ha contratto il virus per la seconda volta lo scorso dicembre. Per quanto riguarda la stampa, il lavoro non è stato più lo stesso: l’impossibilità di accedere alle hospitality ed alla sala conferenze stampa o alla pit lane ha cambiato il modo di agire in pista, con le procedure di accreditamento da parte della FIA che ora seguono canoni molto più ferrei.
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In questi giorni sta tenendo banco il caso legato a Novak Djokovic, il più forte tennista di tutti i tempi che si è recato in Australia senza essersi vaccinato. Relegato in un albergo per diversi giorni, il serbo aveva inizialmente vinto il ricorso, ma nelle ultime ore è stato annunciato che l’espulsione dal paese è ormai definitiva e non potrà giocare gli Australian Open.
Alcuni paesi, come quello sopracitato, hanno delle leggi molto ferree riguardo gli ingressi in questo periodo. Le gare che potrebbero richiedere la vaccinazione obbligatoria sono quella di Melbourne, le due previste negli Stati Uniti, ovvero Miami ed Austin, l’Olanda e Silverstone.
Stefano Domenicali, CEO della F1, ha confermato che l’idea di vaccinare tutti coloro che vorranno accedere al paddock sta prendendo sempre più piede: “Abbiamo portato a termine un campionato di 22 gare senza troppi problemi, e questo ci rende cautamente ottimisti per il prossimo anno. Tuttavia, il virus potrebbe essere ancora presente e, per precauzione, stiamo pensando di rendere obbligatoria la vaccinazione per tutti gli addetti ai lavori“.
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Riguardo ai piloti, secondo le indiscrezioni dovrebbero essere tutti regolarmente vaccinati. Recentemente, Sergio Perez ha postato sui suoi canali social un selfie scattato nel momento dell’inoculazione. Probabilmente si tratta del booster (terza dose), ormai a buon punto in tutto il mondo.
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