F1, dall’Olanda non hanno dubbi: la Ferrari deve sacrificare Sainz

Il mondiale di F1 sbarca a Miami per il primo GP della storia da quelle parti. La stampa olandese pensa che Ferrari abbia una sola speranza.

Il quinto atto della stagione di F1 targata 2022 si disputerà questa domenica a Miami. Tra poche ore, i piloti scenderanno in pista per le prime sessioni di prove libere, e per noi europei gli orari saranno decisamente particolari ed insoliti, anche rispetto all’appuntamento di Austin, che si corre in Texas alla fine di ottobre.

F1 Carlos Sainz (ANSA)
F1 Carlos Sainz (ANSA)

Basti pensare che la seconda sessione di libere scatterà alle 23:30 ora italiana, per concludersi a mezzanotte e mezza. Anche le qualifiche avranno luogo in un orario in solito, visto che il semaforo verde verrà dato alle 22. Il tracciato situato in Florida sarà totalmente da scoprire, visto che nessuna categoria prima della F1 ha mai gareggiato da quelle parti.

Stando alle indiscrezioni e dando un’occhiata alle simulazioni presenti sul web, potrebbe trattarsi di una pista pro-Red Bull. Il team di Milton Keynes si esalta su tracciati medio-veloci, dove conta tanto la top speed e l’efficienza aerodinamica. Inoltre, essendo un asfalto realizzato abbastanza in fretta, potrebbe presentare diverse sconnessioni, alimentando ancor di più il problema del porpoising di cui soffrono i rivali della Ferrari.

Max Verstappen ha una gran bella occasione di avvicinare ulteriormente Charles Leclerc, lontano ormai solo 27 punti dopo il disastro di Imola. Il Cavallino si attende risposte anche da Carlos Sainz, che dopo il secondo posto di Sakhir ed il terzo di Jeddah viene da due ritiri consecutivi, e pagà già 48 lunghezze dal compagno di squadra.

Carlitos ha commesso due errori gravi in Australia e nelle qualifiche di Imola, ma dopo la bella rimonta nella Sprint Race è stato del tutto incolpevole nel ko di due domeniche fa. Il tamponamento subito dalla McLaren di Daniel Ricciardo ha probabilmente già posto fine alle sue speranze di lottare per il mondiale, anche se la stagione resta comunque molto lunga.

F1, la Ferrari deve sacrificare Sainz secondo gli olandesi

In queste settimane si è parlato molto di gerarchie, da sempre una tematica molto discussa in F1. L’arrivo di George Russell in Mercedes ha sconvolto i piani del team di Brackley, visto che Lewis Hamilton era sempre stato il padrone assoluto dal 2017 a poche settimane fa. In Red Bull, invece, non ci sono mai stati dubbi sulla posizione di leadership di Max Verstappen, anche se Sergio Perez ha fatto molti progressi rispetto al 2021.

In casa Ferrari, Charles Leclerc è nettamente avanti in classifica, rispondendo alla grande al fatto che Carlos Sainz riuscì a batterlo nel suo anno d’esordio nella Scuderia modenese. Dopo il ritiro di Melbourne, Mattia Binotto era stato interpellato dai giornalisti su dei possibili ordini di squadra, rispondendo che fosse troppo presto per parlarne.

Secondo il podcast di “RacingNews365“, dove erano presenti l’ex pilota Tom Coronel, l’ingegnere e giornalista Ruud Dimmers ed il conduttore Joris Mosterdijk, la Ferrari dovrebbe iniziare a sacrificare Sainz per puntare tutto su Leclerc. Secondo i media olandesi, questa sarebbe l’unica possibilità del Cavallino per ritornare al titolo in F1, nella consapevolezza che battere Verstappen rappresenti un’impresa per chiunque.

I prossimi appuntamenti ci diranno se la Rossa deciderà di adottare questa tattica, che negli ultimi vent’anni è stata già attuata diverse volte ma con diverse gestioni. Indimenticabile quanto accadde nel 2002 in Austria, quando Rubens Barrichello si fermò sulla linea del traguardo per far passare Michael Schumacher.

Una cosa simile accadde nel 2010 in Germania, ma all’epoca fu Felipe Massa a rinunciare al trionfo, cedendo il passo a Fernando Alonso a pochi giri dalla fine. La Mercedes è stata l’ultima ad effettuare un gioco di squadra così plateale, ed il tutto accadde in Russia nel 2018. Valtteri Bottas fece passare Hamilton, mettendosi a protezione della sua vittoria ponendosi davanti alle Rosse. In tutti questi casi, ci furono polemiche a non finire.

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