Lewis Hamilton ha già tanti pensieri in questo anno che si sta rivelando davvero difficile e per questo motivo non ne gliene servono altri.
Nessuno a inizio stagione avrebbe mai potuto immaginare una Mercedes e un Lewis Hamilton così lontano dai vertici e dai grandi traguardi, ma alla fine è ormai chiaro che la Scuderia tedesca sarà ben distante dalla possibilità di vincere il Mondiale, con la FIA che ha complicato e non poco la vita al 7 volte campione del mondo britannico, con un ex pilota che ha deciso di prenderne a pieno titolo le difese.
La F1 è uno degli avvenimenti più importanti di tutto l’anno sportivo, con i piloti che nel corso degli anni sono diventati sempre di più dei veri e propri miti viventi, con Lewis Hamilton che per tanti anni ha rappresentato il massimo assoluto che si potesse ottenere dalle quattro ruote.
I 7 titoli Mondiali vinti lo collocano al primo posto della classifica di tutti i tempi insieme al tedesco Michael Schumacher e per questo motivo è davvero incredibile vederlo annaspare nella parte centro alta della classifica, dovendo sfruttare addirittura gli errori altrui per poter superare l’Alfa Romeo.
Lewis ha sicuramente nei limiti della nuova vettura i principali problemi della sua stagione, ma siccome piove sempre sul bagnato, ecco che la FIA ha deciso di dare vita a un nuovo regolamento che ha fatto davvero molto discutere, tanto è vero che la Federazione ha vietato l’utilizzo di anelli e collane nelle gare.
Hamilton allora per protestare si è presentato in conferenza stampa con tutti gli anelli possibili e immaginabili alle dita e ben tre orologi ai polsi, ma purtroppo ormai la decisione è presa e da Monaco dovrà anche lui rispettare questa strana decisione molto criticata anche dall’ex pilota Giedo Van der Garde.
“Penso che sia ridicola, alla fine, tutti dovrebbero essere in grado di fare ciò che vogliono. Che si tratti di biancheria intima, calze o piercing al naso, devono lasciar perdere“.
Con queste parole si è espresso ai microfoni di RacingNews365.nl, con l’olandese che ha così preso le parti dei piloti che hanno contestato una decisione che è iniziata con l’intento di favorire la sicurezza, ma in realtà non è stato un qualcosa ben chiaro e capito da tutti.
Non solo Hamilton, anche Vettel contro la regola
Lewis Hamilton però non è stato l’unico in occasione del Gran Premio di Miami a protestare per alcune decisioni alquanto bizzarre da parte della FIA, perché anche Sebastian Vettel ha deciso di realizzare una protesta molto particolare, perché la Federazione ha deciso che anche l’intimo dovrà essere ignifugo.
Ecco allora che il 4 volte campione del mondo si è presentato poco prima delle prove libere con le mutande sopra la tuta, quasi a voler chiedere conferma che quelle andassero bene, non obbligando così la Federazione a controllarlo più da vicino.
Non sono certamente queste le regole che permetteranno di avere una F1 più sicura, le proposte devono essere chiare e logiche e che soprattutto possano essere in grado di regalare ai piloti la possibilità di migliorarsi in pista per poter offrire lo spettacolo migliore, ma se la Federazione pensa a collane e anelli allora c’è veramente un grosso problema nel sistema.