F1, che fine ha fatto Jarno Trulli? Ecco cosa fa oggi

Il driver abruzzese, Jarno Trulli, ha vinto un GP in F1 con la Renault a Montecarlo. Ripercorriamo il percorso professionale dell’italiano.

Jarno Trulli (Getty Images)
Jarno Trulli (Getty Images)

Jarno Trulli è stato un gran bel talento del Circus della F1. Il nativo di Pescara ha corso dal 1997 al 2011. L’abruzzese deve il suo nome al finlandese Jarno Saarinen, centauro scomparso a Monza nel 1973. I suoi genitori avevano già in mente la strada che avrebbe preso il figlio. Sin da bambino Jarno dimostrò di avere ottime qualità alla guida dei kart. Si aggiudicò tre titoli di fila nelle categorie nazionali, dal 1988 al 1990 nella classe 100 SA. I genitori favorirono la crescita del ragazzo anche a livelli internazionale, dandogli la chance di correre nella medesima categoria in giro per il mondo.

Dopo aver ottenuto dei successi internazionali, sia nella classe 100 che in quella 125, Jarno debuttò nella F3 tedesca, nel team KMS, riuscendo a vincere due delle 12 tappe. Arrivò secondo nel GP di Macao e la sua fama lo portò ad un contatto con Giancarlo Minardi. Il boss dell’omonimo team lo selezionò per la stagione 1997 di F1, di comune accordo con Flavio Briatore. Quest’ultimo, diventato socio di maggioranza del team di Faenza, decise di puntare sull’abruzzese. Nei piano del manager piemontese la Minardi sarebbe dovuto diventare lo Junior Team della Benetton nonché una scuola per tanti giovani talenti.

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L’ascesa di Jarno Trulli

Negli anni d’oro della F1 i debuttanti erano raramente dei ragazzi giovanissimi. Per guidare i bolidi dell’epoca occorreva una certa dose di esperienza, ma anche un fisico non indifferente. Trulli esordì a 23 anni, ottenendo al suo primo anno un clamoroso quarto posto nel GP di Germania. Dopo essere passato al team Prost, il classe 1974, soffrì la poca competitiva dell’auto francese. Nonostante un biennio sotto tono, Trulli fu selezionato da Eddie Jordan dove ottenne dei discreti risultati.

Nel 2002 arrivò la svolta con l’ingaggio in Renault. Briatore si ricordò dell’abruzzese e gli consegnò un’auto in grado di competere almeno per i podi. Dopo averlo sfiorato in diverse occasione, nel 2003 al volante della R23, Jarno conquistò il suo primo podio in F1 in Germania. La soddisfazione più grande della carriera Jarno se la tolse nel 2004 quando tagliò il traguardo dello storico GP di Montecarlo in prima posizione. Il percorso in F1 dell’abruzzese proseguì con la scommessa Toyota. La casa giapponese non riuscì ad arrivare ai vertici della categoria, ma con essa Jarno colleziono altri podi. Negli ultimi due anni in F1 gareggiò in Lotus con scarsi risultati.

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Chiusa la sua lunga carriera nella categoria regina del Motorsport, il nativo di Pescara prese parte alla storica prima edizione del campionato di Formula E nel 2014-2015 nel suo team Trulli. Il suo miglior risultato è stato un quarto posto nell’ E-Prix di Punta del Este. Una volta appeso il casco al chiodo, si è dedicato alla produzione dei suoi vini e ha investito nel settore alberghiero. In veste di commentatore ha lavorato per TV8 sull’analisi della stagione 2018 di F1.

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