In queste ore i team di F1 discuteranno della possibilità di rivoluzionare la regola delle termocoperte, essenziali per mettere in temperature le gomme.
La F1 ha nel corso del tempo e grazie a personaggi come Max Mosley, spinto nella direzione della massima sicurezza dei piloti. Gli standard si sono alzati per evitare che le gare domenicali si trasformassero in tragici bollettini di guerra come nei primi decenni della F1. Tra le regole che hanno contribuito a salvaguardare la sicurezza dei piloti in pista c’è quella delle termocoperte.
Nella F1 odierna siamo soliti osservare i meccanici intorno alla vettura avvolgere le mescole intorno a delle coperte elettriche per il raggiungimento di una temperatura ideale. Le termocoperte, infatti, rappresentano una garanzia per i piloti in termini di sicurezza e performance in pista della vettura.
F1, la rivoluzionaria proposta pro budget cup
La F1 ha iniziato a adottare dal mondiale 2021 una serie di proposte atte a limitare le spese pazze dei top team. Lo scorso anno è stato deliberato un limite di 145 milioni di dollari per la stagione in corso, con un calo progressivo del tetto di spesa delle squadre che scenderà a 140 milioni nel 2022 e 135 nel triennio 2023-2025.
Al fine di ridurre i costi, i team minori hanno lanciato la proposta di cambiare la regola delle termocoperte. Il magazine Auto Motor und Sport ha anticipato il contenuto dell’idea per abbassare, ulteriormente, i costi. Con le introduzione degli pneumatici Pirelli da 18 pollici, a partire dal 2022, vi sarebbe una quantità ridotta di termocoperte (20 invece di 40) e il divieto di utilizzarle per le gomme intermedie e da bagnato. Non è tutto, le termocoperte non dovranno più scaldare a 90 gradi, ma alla temperatura di 70° e addirittura a 50° nel 2023. Dal 2024, poi, il riscaldamento delle gomme sarà poi definitivamente abolito.
I top team sembrano ancora indecisi sulla questione, anche per conseguenze che la regola avrebbe sulla sicurezza dei piloti. Quando una mescola non è nella opportuna finestra di temperatura, determina per il pilota un grosso problema alla guida. L’auto tende a non avere la giusta aderenza con l’asfalto, dando la sensazione al pilota di non avere il pieno controllo del mezzo. La questione, a maggior ragione, è ancora più delicata in condizione di pista bagnata, dove è molto più facile commettere un errore.
La proposta è all’ordine del giorno della Commissione della categoria regina del motorsport che si riunirà a Londra mercoledì 13 ottobre. Risparmiare sui costi non può generare un passo indietro per chi nei weekend di gara rischia la vita. Un team spende circa 280.000 euro per un set completo di 40 termocoperte. Una cifra alta, ma in linea con le spese milionarie che ricadano su un team di F1.
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Pirelli, fornitore unico del circus, ha già anticipato che le gomme fredde, ovvero non portate alla giusta temperatura dalle termocoperte, potrebbero facilmente distruggersi nelle prime fasi di gara. Mario Isola, direttore sportivo Pirelli, ha spiegato che sarebbe un azzardo, neanche mai sperimentato in Formula 2 dove le forze sono, decisamente, più basse rispetto alla Formula 1. I top team, in ogni caso, insistono per ridurre i costi, spingendo sul fatto che “in qualifica le auto a volte aspettano diversi minuti all’uscita dei box per ottenere una buona posizione in pista. Le gomme si raffreddano completamente, ma in qualche mondo funzionano”.