F1, Red Bull campione? In Honda hanno una certezza

Toyoharu Tanabe, direttore tecnico della Honda, ha spiegato i motivi della crescita del propulsore giapponese, ma non sarebbe il miglior motore in F1.

F1 Red Bull Racing (Getty Images)
F1 Red Bull Racing (Getty Images)

La Red Bull Racing è a soli cinque punti dal team sette volte campione del mondo di fila. La Mercedes, dominatrice incontrastata dell’era ibrida, ha ormai un vantaggio minimo sul team austriaco. Dopo anni ad inseguire, Max Verstappen intravede la possibilità di laurearsi campione del mondo e, insieme all’esperto Sergio Perez, riportare la squadra a vincere il titolo costruttori. L’ultima gioia del team Red Bull è ormai datata 2013 con Sebastian Vettel e Mark Webber.

Nei quattro anni di gloriosi successi della casa austriaca la motorizzazione era firmata Renault. Il marchio francese si tolse delle belle soddisfazioni, a differenza della Honda che da quando è rientrata in F1 non ha ancora mai vinto. Dopo la partnership fallimentare con McLaren, i tecnici giapponesi hanno scommesso sulla voglia di rivalsa della Red Bull Racing e sulla genialità di Adrian Newey. I risultati sono iniziati ad essere evidenti in questa stagione grazie ad uno scatto tecnologico che ha riportato, stabilmente, l’auto a lottare per le posizioni di vertice.

Toyoharu Tanabe, direttore tecnico della Honda in F1 dal 2018, è uno degli uomini chiave della riscossa della Red Bull in questa stagione. I passi in avanti sono stati sensibili anche per lo junior team AlphaTauri. Un progetto lento quello della Honda, ma che ha portato dei risultati eccezionali anche nella complicatissima tecnologia ibrida introdotta in F1 nel 2014.

Il pensiero del direttore tecnico della Honda F1

In Arabia Saudita Max Verstappen potrebbe decidere di sostituire la parte endotermica del motore ibrido della sua RB16B per avere l’occasione di spremere al massimo i cavalli giapponesi nell’ultima decisiva tappa di Abu Dhabi. L’olandese ha un vantaggio di otto punti sul sette volte campione del mondo anglocaraibico. Quest’ultimo ha la fortuna di un motore più fresco. Lewis Hamilton monterà nel fine settimana la power unit che in Brasile ha fatto faville, mentre Max Verstappen ha ancora il motore equipaggiato in Russia a fine settembre.

Alla domanda diretta del giornalista di AS in merito al miglior motore della F1, il direttore tecnico ha negato che la power unit Honda sia il migliore.
“Abbiamo analizzato tutti i dati di qualifiche e gare. Tutti e quattro i produttori si trovano in una situazione simile. Le stime possono essere fatte dal rumore. Possiamo dire che il livello è simile, ma non siamo i migliori. Ma noi non abbiamo riscontrato grossi problemi in pista, ma devo dire che anche l’affidabilità è simile”.

Toyoharu Tanabe non si è sbilanciato troppo né sulla Honda né sui competitor. La Mercedes ha sostituito più ICE per una questione più di performance che di affidabilità. Il passo in avanti della Honda sono palesi e dipesi da un miglioramento del motore a combustione e dell’ERS. Da Spa è stato introdotto anche un nuovo pacco batterie che ha portato ulteriori benefici.

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Nonostante l’azienda giapponese abbia scelto di lasciare la F1 al termine del 2021, Toyoharu Tanabe ha spiegato: Si continua a lavorare sul motore per il prossimo anno, quando saranno congelati per regolamento. Sarà un cambiamento importante nell’aerodinamica e stiamo cercando di migliorare le prestazioni”. La Red Bull Racing continuerà a lavorare a braccetto con i tecnici della Honda nel 2022, predisponendo in Inghilterra la divisione Red Bull Powertrains. Le fasi di produzione e manutenzione dei motori nipponici saranno guidati dalla squadra austriaca in esclusiva a partire dal 2023.

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