Dopo otto anni di vittorie di fila in classifica costruttori, la Mercedes di Wolff sta per cedere il testimone alla Red Bull Racing. Il TP Horner gongola.
La F1 è una battaglia senza esclusioni di colpi. Le sfide non avvengono solo in pista tra i cavalieri del rischio, ma anche dietro ai microfoni. Le squadre al vertice sono rispecchiate dai loro uomini di punta. La Ferrari attuale è, pienamente, corrispondente nel negazionismo dei problemi di Binotto e nella incapacità di alcuni membri che non sembrano all’altezza dei loro ruoli. La Mercedes, dopo otto anni consecutivi di dominio, ha sbagliato il progetto 2022, dovendosi accontentare per il momento della terza piazza nei costruttori.
La Red Bull Racing si è confermata una squadra top. Lo scorso anno hanno sfiorato il titolo, battagliando fino all’ultima tappa del mondiale 2021 vs la Mercedes. Quest’anno in molti si aspettavano una replica tra Verstappen ed Hamilton, tuttavia la RB18 è stata così forte che ha messo a segno ben 10 vittorie in 14 round disputati. Nove trionfi li ha conquistati Max Verstappen, mentre Perez ha vinto solo il Gran Premio di Monaco. In casa Ferrari sono arrivati tre successi per Leclerc, mentre Sainz ha sfatato il suo personale tabù in F1, vincendo a Silverstone. La Mercedes, invece, è rimasta a digiuno di successo. Hamilton è arrivato secondo in due occasioni, ma non ha mai lottato per la vittoria.
Lewis, al momento, è sesto alle spalle di tutti i driver dei principali top team. Persino il suo giovane teammate, George Russell, gli è davanti di 24 punti. I piloti inglesi della Mercedes non hanno avuto in dote una vettura all’altezza del loro talento. La W13 si è rivelata una monoposto con più difetti che qualità, afflitta dal porpoising. Neanche la direttiva anti porpoising ha aiutato la squadra teutonica ad uscire da una crisi profonda. Il distacco dalla Ferrari è di 41 punti, ma la F1-75 è di base un progetto vincente. Se Leclerc avesse avuto alle spalle un team infallibile, come la RB attuale e la Mercedes degli anni scorsi, avrebbe vinto almeno il doppio delle gare.
Red Bull vs Mercedes, spazio al sarcasmo
In Belgio la RB18 di Max Verstappen è sembrata di un altro pianeta. Il figlio d’arte di Jos ha rimontato dalla quattordicesima posizione in soli 12 giri. Ha preso la testa della corsa, dopo il pit stop anticipato di Sainz e il sorpasso al suo teammate. Probabilmente Verstappen avrebbe vinto il GP, anche partendo da Liegi. La superiorità della Red Bull Racing rispetto agli altri team è stata schiacciante. La vettura dell’olandese andava molto più veloce delle altre in pista. Sin dalla qualifica era risultato evidente il vantaggio tecnico di cui disponeva il campione del mondo, anche rispetto al suo compagno di squadra messicano. Sainz non ha potuto fare granché: un dato lo inchioda.
Il pilota della Red Bull Racing ha tenuto un ritmo indiavolato, dal primo all’ultimo giro. Tutti gli altri driver soffrivano con un degrado della mescola evidente. Max ha gestito al meglio le gomme rosse nel primo stint, per poi risultare assolutamente imprendibile sulle medie. In molti hanno affermato che la direttiva tecnica anti porpoising potrebbe aver agevolato la squadra austriaca, mentre Ferrari e Mercedes non hanno imboccato la giusta direzione. Wolff ha dichiarato che dovranno analizzare come la RB abbia progredito così tanto. La vettura austriaca si è adattata, magicamente, alle caratteristiche del tracciato belga e Max ha fatto la differenza. La novità alla parte elettrica del motore ibrido della RB18 ha fatto il resto. Ecco le differenze tra la Rossa e la vettura nata dal genio di Adrian Newey.
“A prima vista, probabilmente dovrei ringraziare Toto – ha provocato Horner ai microfoni di Marca -abbiamo una macchina molto efficiente. Abbiamo trovato un ottimo assetto e Max è stato in una forma fenomenale fin dal primo giro”. Ormai il campione ha in pugno il suo secondo mondiale consecutivo. Lo scorso anno ha dovuto patire, per poi trionfare in modo rocambolesco all’ultimo giro dell’ultimo Gran Premio della stagione. Nel 2022 si rischia una parata, con un mondiale che è già chiuso a doppia mandata. L’efficienza della vettura ha raggiunto dei livelli inimmaginabili rispetto alla prima parte di campionato. Il feeling di Max con la wing car è massimo. Una superiorità del genere non si vedeva da qualche anno in pista. “Il ritmo che avevamo con Max e Checo è stato sufficiente per lui per superare Carlos e portare a casa una delle prestazioni più dominanti che abbiamo avuto come squadra dal 2010 o dal 2013”, ha concluso Horner. La Mercedes risponderà alla provocazione?