Horner e Marko non temono la Ferrari nella prossima stagione. Il team austriaco ritiene che il mondiale continuerà ad essere un affare a due tra loro e la Mercedes.
Il Cavallino vuole tornare ad essere rampante nella prossima stagione. I proclami dell’apertura di un ciclo vincente e di una lotta mondiale sono stati annunciati in pompa magna dai vertici della Scuderia, in vista del cambio regolamentare del 2022. La Ferrari attende con ansia il prossimo campionato da almeno tre anni. Le ultime vittorie, infatti, sono datate 2019. Il trionfo nella notte di Singapore di Sebastian Vettel è un lontano ricordo, essendo trascorsi quasi due anni e mezzo. Charles Leclerc. dopo aver vinto i suoi primi due Gran Premi sulla SF90 non è riuscito più a calcare il primo gradino del podio.
Nel 2020 e nel 2021 i driver della Rossa hanno avuto pochissime chance per sfatare questo tabù. Si tratta della seconda striscia negativa peggiore nella storia del Cavallino. La SF1000 del 2020 è stata considerata, a pieno titolo, una delle peggiori vetture mai costruite dei tecnici a Maranello. Il campionato 2021 ha quantomeno permesso ai ferraristi di ritornare sul terzo gradino della classifica costruttori. Una magra consolazione per un marchio glorioso come Ferrari, ma l’unico obiettivo concreto dell’annata. L’inserimento di Carlos Sainz, al posto di Sebastian Vettel, è stata una delle note positive della stagione.
Come confermato in una recente intervista di Mattia Binotto la SF21 non ha goduto di particolari sviluppi, dato che le attenzioni dei tecnici erano tutte focalizzate sul progetto 2022. Il sogno dei tifosi è quello di rivedere una Ferrari il lotta con i top team che hanno dominato la scorsa stagione. Mercedes, otto volte campioni consecutivi, e Red Bull Racing rappresentano oggi il punto di riferimento in Formula Uno. Ridurre il gap è l’obiettivo anche di team come McLaren, Alpine e Aston Martin.
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Ferrari competitiva? La reazione dei vertici della RB
Nelle ultime settimane hanno fatto discutere le parole rilasciate da Helmut Marko e Christian Horner. Gli uomini chiave del team austriaco sono convinti che nel 2022 la sfida vedrà ancora competitivi i team che hanno rubato la scena nel 2021. Per il know-how e la recente storia motoristica occorre, con lucidità, ammettere che le considerazioni dei vertici della Red Bull Racing potrebbero essere esatte. Un nuovo ciclo tecnico potrebbe consentire ai team nelle retrovie di avvicinarsi, ma ridurre completamente il gap sarà una missione molto ardua per chiunque.
La Rossa ha investito da tempo su una vettura rivoluzionaria e il nuovo simulatore dovrebbe aiutare lo sviluppo del mezzo. Dal punto di vista motoristico l’affidabilità della Honda, al lavoro anche sul 2022 nonostante il ritiro, e le performance del propulsore tedesco lasciano pochi margini di errore. I team rivali dovranno trovare prestazioni e affidabilità sin dal primo Gran Premio dell’anno. L’ingegnere Mattia Binotto, nella conferenza prima della Vigilia di Natale, ha annunciato che la Rossa dovrà prima tornare a vincere qualche gara per poter sognare, alla fine, di lottare anche per il traguardo grosso.
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Il consigliere austriaco della Red Bull Racing ha detto, alla Gazzetta dello Sport, che: “Nel 2022 sarà ancora battaglia tra noi e la Mercedes, ci saranno regole nuove specialmente per quanto riguarda il diffusore, ma io penso che saremo chiaramente davanti a tutti gli altri nonostante i cambiamenti tecnici. Dal punto di vista motoristico non cambierà nulla, la Honda continuerà a costruire i motori per noi. La differenza è che ora dovremo pagarli, e per questo abbiamo contato sul congelamento delle power unit che avverrà al termine del prossimo anno“.
Horner a RacingNews365 ha aggiunto: “Se la Ferrari gira intorno alla Red Bull Racing, sappiamo la risposta“, snobbando il lavoro dei tecnici di Maranello. La Rossa si augura di mettere nei suoi scarichi le monoposte avversarie, tenendosi alle spalle il nuovo campione del mondo Max Verstappen. Le motivazioni sono altissime, così come le aspettative, la Ferrari terrà fede alle promesse?