Se il simulatore non mente, le preoccupazioni di Nico Hulkenberg, sono più che giuste: il nuovo regolamento è esatto?
La Formula 1 ha tantissime preoccupazioni da portar con sé, fino all’inizio del prossimo Mondiale che inizierà a marzo. Dagli strascichi delle polemiche dell’ultima corsa del 2021, alla conseguente possibilità che Hamilton non torni più in pista, fino al nuovo regolamento. Servirà davvero? Quest’ultimo potrebbe livellare la differenza tra le squadre, ma non è stato pensato solo per quello. Infatti, l’obiettivo è anche ridurre l’emissione di aria sporca delle vetture.
È stato anche detto che questo comporta un rallentamento delle nuove monoposto. Andrebbero due secondi più lente di quelle precedenti, anche se per adesso i piloti che le hanno provate al simulatore, sembrano non lamentarsi di questa possibilità. Tra gli esperti che le hanno provate, c’è Nico Hulkenberg, nel 2021, pilota di riserva per Mercedes ed Aston Martin.
Nico Hulkenberg: “Tranquilli, le auto non saranno più lente”
Per leggere cosa ne pensa il trentaquattrenne tedesco delle nuove vetture, basta fare un giro su Linkedin. Infatti, sul proprio profilo, il tedesco ha suscitato qualche preoccupazione, più che altro per chi prende decisioni in Formula 1 e non invece, per gli amanti della velocità. “Dalla mia esperienza iniziale, le nuove auto sono abbastanza veloci e non sono più lente della generazione precedente – scrive il pilota – Anche la guida non è cambiata molto, almeno nel simulatore”.
Tutto quanto, potrebbe non cambiare l’emissione di aria non pulita, con le nuove auto che sfrutteranno diversamente il fondo, ma appunto non sembrano poi così lente. Secondo Hulkenberg, almeno al simulatore, le uscite in curva sono ancora molto elevate ed appunto questo, rischia di far continuare l’uscita di aria sporca, ma lo stesso tedesco dice di non aver perso le speranze e credere che si possa ancora pensare positivo.
Toto Wolff confessa la sua stanchezza: vuole lasciare la F1?
C’è bisogno infatti, secondo il classe ’87 di guardare le corse e solo da lì, capire come si comporteranno realmente le monoposto all’interno delle Gare. La sua speranza, è che le squadre che sono in testa, continuino ad essere forti, forse mosso da un po’ di passione per la Mercedes, per la quale oggi lavora. Ma lui in pista in F1, non ci tornerà, almeno a breve. Aveva provato l’esperienza in Indycar con McLaren, ma lì, per motivi personali, non ha mai fatto l’esordio.