La F1 andrà ad affrontare una vera e propria rivoluzione nel 2022, con Ross Brawn e Pat Symonds verso l’addio. Ecco cosa accadrà.
Grande attesa tra i tifosi e gli addetti ai lavori per la nuova F1, quella che segnerà un netto taglio con il passato più recente. Le regole 2022, ricordiamo, sono state ritardate di un anno a causa della pandemia, che ha fatto slittare di 12 mesi l’esordio dei nuovi modelli. La presentazione dei regolamenti venne effettuata nel 2019, in occasione della conferenza stampa del Gran Premio degli Stati Uniti, in cui venne presentato anche la prima bozza delle monoposto.
Gli appassionati storsero tutti il naso alla vista di questo modello, che apparve subito sin troppo “standardizzato”, quasi a voler trasformare la massima serie in un monomarca. Ovviamente, non sarà così, ma rispetto agli anni precedenti ci sarà molto meno margine di manovra a causa di parti uguali, budget cap ed impossibilità di sviluppare in maniera importante la vettura nel corso dell’anno.
All’interno di Liberty Media, presieduta dal CEO Stefano Domenicali, c’è aria di grandi cambiamenti. Il managing director Ross Brawn dovrebbe abbandonare il Circus e rivedere il suo futuro, così come Pat Symonds, che si occupa del reparto tecnico, è ormai sulla via dell’addio.
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F1, ecco come si sta organizzando la FIA per il futuro
La Federazione Internazionale sta pensando ad una nuova organizzazione per le gestione della F1 targata 2022. Visto l’abbandono di Pat Symonds c’è bisogno di rivedere le carte in tavola, ed il futuro responsabile dovrebbe essere Nicholas Tombazis, ex Ferrari che da ormai diversi anni lavora con la FIA.
La FIA sta riacquisendo una notevole importanza all’interno dei reparti tecnici, e già dallo scorso anno ha convinto Liberty Media ad avere maggior responsabilità in quel campo. Stando a quanto si apprende da “Motorsport.com“, lo stesso Tombazis sarà a capo di questo team di tecnici, che gestirà gli uffici in allestimento a Londra dove verrà mantenuto il gruppo che aveva affiancato Symonds negli ultimi anni.
Le nuove regole, dunque, stanno causando dei grandi cambiamenti non solo tra le squadre, ma anche nell’amministrazione centrale. L’ingegnere greco si era espresso negli ultimi giorni sugli equilibri che potrebbero venire a crearsi nel 2022, con la speranza che tra la macchina migliore e quella peggiore ci sia al massimo un secondo e mezzo di differenza.
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Questo distacco andrebbe a dimezzare quello che si era visto lo scorso anno, quando il tandem formato da Red Bull e Mercedes doppiava per almeno un paio di volte le Haas, ma spesso anche Alfa Romeo e Williams. La differenza era diventata troppo eccessiva, ed il primo obiettivo di questo nuovo ciclo è quello di aumentare lo spettacolo.