La F1 dice addio agli inchini pre-gara che erano stati introdotti nel 2020. Stefano Domenicali spiega il motivo della decisione.
Il Circus della F1 è pronto per entrare in una nuova era, quella delle monoposto ad effetto suolo che cambieranno radicalmente questo mondo rispetto al passato. La FIA e Liberty Media hanno deciso di introdurre un nuovo regolamento che possa riequilibrare i valori in campo, favorire i sorpassi e lo spettacolo e ridurre i costi.
Le nuove norme vennero presentate per la prima volta in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti del 2019, nel corso di una conferenza stampa tenuta da Ross Brawn nel paddock di Austin. All’epoca, venne presentata una prima bozza delle nuove monoposto, che fece storcere subito il naso ai tifosi.
La paura era che queste monoposto potessero rendere la F1 troppo simile alla Indycar, con poco margine di manovra per gli ingegneri. La risposta a questi interrogativi la avremo tra pochissime ore, visto che la Red Bull svelerà la propria vettura alle ore 17 del nove febbraio, anticipando di un giorno l’Aston Martin e di due giornate la McLaren.
La rivoluzione tecnica fu prevista per il 2021, ma il dilagare del Covid-19 ha portato gli organizzatori a far slittare di un anno i cambiamenti, correndo lo scorso mondiale con i vecchi regolamenti. Di tutto ciò ne hanno giovato la Red Bull e Max Verstappen, in grado di porre fine allo strapotere della Mercedes e di Lewis Hamilton dopo sette stagioni a senso unico.
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F1, stop agli inchini pre-gara nel prossimo campionato
La F1 ha fatto sapere che dal 2022 non si terrà più l’inchino dei piloti che precedeva la partenza dei Gran Premi. Questa usanza venne introdotta a partire dal Gran Premio d’Austria del 2020, a seguito dell’omicidio di George Floyd negli Stati Uniti per mano di un poliziotto.
Tutto il mondo dello sport scese in campo per i diritti, introducendo il famoso inchino sia prima delle gare motoristiche che prima dell’inizio delle partite di calcio o di basket. In quel periodo, per aumentare la sensibilizzazione verso la tematica del razzismo, la Mercedes decise addirittura di cambiare la colorazione della propria monoposto, passando dall’argento al nero.
La F1 annunciò l’inizio della campagna “We race as one“, con molte monoposto che introdussero la colorazione arcobaleno sulla propria livrea. Il CEO di Liberty Media, Stefano Domenicali, ha fatto sapere che tutto ciò verrà scartato nel 2022, in favore di azioni concrete differenti.
L’ex team principal della Ferrari è stato intervistato da “SKY Sport“, dichiarando: “Credo che il gesto dell’inchino sia stato importante, perché abbiamo il dovere di rispettare tutti in ogni momento. Ma ora è giunto il momento di andare avanti e agire in modo diverso. Il gesto deve trasformarsi in azione. Un’azione incentrata sulla diversità nella nostra società, questo è il primo passo“.
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Ad oggi non è ancora chiaro quale sarà il prossimo passo del Circus in merito, ma è certo che qualcosa stia bollendo in pentola. Le parole di Domenicali segnano la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo, che verrà probabilmente svelato nei prossimi giorni. Il motorsport è sempre alla ricerca dell’uguaglianza e della soppressione delle ingiustizie, di cui il mondo è purtroppo ancora pieno.