Terminata la stagione di F1, non si chiudono le polemiche tra i piloti. Tra gli ormai ex compagni Alonso e Ocon volano parole grosse.
Fernando Alonso ha lasciato l’Alpine sbattendo la porta. Convinto che il suo rientro nel Circus sarebbe stato più positivo in termini di risultati, e rimasto ovviamente deluso, arrivato ad Abu Dhabi, ultimo GP con la tuta blu, ha dichiarato di non vedere l’ora di andare in Aston Martin. Non proprio un’uscita da galantuomo nei confronti del team che nel 2021 gli ha permesso di tornare in griglia.
Ma si sa, il Samurai è anche questo e lo ha dimostrato in passato, basti ricordare i veleni sparati sulla Honda, motorista dal 2015 al 2018 della McLaren.
Al di là delle lamentele per il deficit tecnico della A522 che gli ha permesso in ben rare occasioni di poter lottare per posizioni da top 5, l’asturiano ha puntato il dito a più riprese il dito contro il suo vicino di box per eccesso di aggressività nei ruota a ruota con lui.
Nell’arco delle due annate condivise ad Enstone i due hanno agito in sinergia in alcuni frangenti, come in Ungheria nel 2021 quando la strenua difesa di Alo su Hamilton, permise al transalpino di vincere il suo primo gran premio in F1. O ancora in Qatar, sempre nel campionato scorso, quando l’ex Racing Point diede una mano al due volte iridato a salire sul podio. Eppure gli episodi di contrapposizione hanno avuto un impatto maggiore. E di certo hanno contribuito ad incrinare il loro rapporto fuori pista.
L’ultimo caso è fresco e ci riporta in Brasile. Ad Interlagos, durante la Sprint Race del sabato si sono scontrati e il 41enne, scocciato, a caldo, ha accusato il team-mate di giocare sporco.