“Solo in questo Mondiale mi ha quasi mandato a muro a Jeddah, a Budapest e pure qui“, lo sfogo a caldo dello spagnolo.
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Dal canto suo il 26enne ha definito Nando uno dei grandissimi della storia dello sport, ma a Yas Marina non ha taciuto il proprio disappunto per certi panni sporchi lavati in pubblico.
“Sono rimasto deluso dai suoi commenti dopo la gara di San Paolo. Non c’era bisogno di sollevare quelle critiche“, ha dichiarato il corridore di Everux al sito ufficiale della categoria. “Lo rispetterò sempre per quello che ha fatto nel corso degli anni. E’ assolutamente una leggenda. E io sono felice di aver lavorato con lui in questo periodo. Anzi, gli auguro il meglio per il futuro, nella speranza di trovarci di nuovo impegnati in duelli. Tuttavia il suo comportamento mi ha indispettito“.
Dietro il livore del driver di Oviedo ci potrebbe essere un’amara consapevolezza. Non era mai capitato prima che venisse battuto da un collega di marca. Non era successo neppure nel 2007 con Hamilton. Se il #31 è giunto ottavo con 92 punti, il #14 ha dovuto accontentarsi della nona piazza con 81 lunghezze.
“E’ una bella sensazione. Oltre ad essere una grande soddisfazione“, ha confidato con orgoglio. “La differenza non è mai stata molta in qualifica. Ma in gara la mia resa si è rivelata migliore. Altrimenti non lo avrei preceduto nella generale“, ha commentato con concretezza.