I test invernali di F1 andati in scena a Barcellona hanno lasciato pochi riferimenti cronometrici, ma Verstappen e Leclerc sorridono.
La prima tornata di test invernali per le nuove F1 ad effetto suolo è terminata in quel di Barcellona. La locazione spagnola non sembra portare troppa fortuna, sia per quanto riguarda il Circus che per gli equilibri mondiali più in generale. Nel 2020, sulle prove catalane iniziava ad aleggiare lo spettro del Covid, che qualche giorno dopo avrebbe portato al rinvio dell’inizio del campionato ed ai primi lockdown in tutto il pianeta.
In questo 2022, dopo un anno di assenza, i primi test sono tornati a disputarsi sul tracciato del Montmeló, ed in contemporanea con il semaforo verde è avvenuta l’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina. Della crisi che sta vivendo la parte orientale dell’Europa ne sta risentendo anche la F1, con Nikita Mazepin che rischia il licenziamento dalla Haas ed il Gran Premio di Sochi che è già stato cancellato.
Tornando alla pista, è ovvio che i test lascino sempre il tempo che trovano a livello prestazionale. La Mercedes ha lasciato Barcellona con una doppietta, dal momento che Lewis Hamilton ha deciso di togliere il miglior tempo a George Russell proprio negli ultimi minuti della sessione di venerdì pomeriggio.
Le Red Bull di Sergio Perez e Max Verstappen hanno accusato circa mezzo secondo di ritardo, mentre le Ferrari non hanno mai montato le gomme più morbide per tentare un time attack. La Rossa ha portato a casa oltre 2000 chilometri, completando ben 439 giri in soli tre giorni.
Carlos Sainz è risultato come il pilota più attivo in assoluto, avendo inanellato ben 236 tornate. Alle spalle dello spagnolo c’è il suo sostituto in McLaren, vale a dire Daniel Ricciardo che si è fermato a quota 212. La prima Mercedes è in terza posizione con George Russell, salito a 209 dopo il turno mattutino di venerdì.
Max Verstappen è quinto in questa speciale classifica con 206 giri totalizzati, davanti ai 203 di Charles Leclerc. Sono 184 quelli conclusi da Lewis Hamilton, che ha pagato la sessione di giovedì mattina dove ha girato molto poco. La Red Bull è la squadra che lascia Barcellona con i maggiori dubbi, tra i top team, riguardo all’affidabilità, a causa del problema al cambio che ha colpito Sergio Perez.
F1, Verstappen e Leclerc i più veloci nell’analisi gomme
Per cercare di capire qualcosa del potenziale delle nuove F1, dopo i test invernali è necessario andare a fondo nell’analisi dei dati. La classifica finale ci ha detto che Lewis Hamilton è risultato il più veloce in 1’19”138, ma per ottenere questa prestazione ha dovuto montare la mescola C5, la più morbida messa a disposizione dalla Pirelli.
Alle sue spalle c’è George Russell, staccato di meno di un decimo e che ha girato con lo stesso compound. Sergio Perez è terzo in 1’19”556, ma ha sfruttato un set di C4, risultando staccato di quattro decimi. A soli 12 millesimi dal messicano c’è la McLaren di Lando Norris, che era stato il più rapido nel primo giorno di test.
Dietro ai primi quattro ci sono Charles Leclerc e Max Verstappen, i quali hanno però ottenuto le loro migliori performance con la gomma C3, quella con la banda gialla sulla spalla. Il monegasco ha condotto la sua Ferrari in quinta piazza in 1’19”689, tempo che gli era valso la prima posizione al giovedì. Il neo-campione del mondo di F1 si è fermato a 67 millesimi dall’alfiere di Maranello, con la stessa mescola del #16.
Ovviamente, nessuno dei piloti ha rivelato il massimo potenziale delle monoposto, ma questo dato fa ben sperare i tifosi del Cavallino. Restare al passo con i primi sarebbe già una grande vittoria considerando il gap che c’era nel 2021, ma la verità la scopriremo solo in Bahrain. Alla prima qualifica dell’anno mancano solo tre settimane.