Il Gran Premio di Turchia è stata la sedicesima tappa del mondiale di F1 2021. Le emozioni non sono mancate, ed esattamente come nella passata stagione, la corsa è stata svolta interamente con gomme da bagnato. La pioggia è caduta nella mattinata di domenica, ma la pista è stata inumidita a tal punto da non riuscire ad asciugarsi del tutto per passare alle slick.
Il motivo potrebbe essere legato all’asfalto, che rispetto al 2020 generava molto più grip come si è visto dai record stabiliti in qualifica, ma che non è affatto drenante. Fortunatamente, la pioggia caduta non è stata torrenziale, evitando una ripetizione di quanto accaduto a Spa. Pochi mesi fa, la gara belga non venne praticamente disputata.
Le precipitazioni stanno fortemente caratterizzando la F1 in questa stagione. La prima corsa bagnata dell’anno è stata Imola, ma dall’estate in poi la pioggia ci ha quasi sempre messo lo zampino: il GP di Ungheria è stato praticamente deciso dalle condizioni, che hanno permesso all’Alpine e ad Esteban Ocon di portare a casa il successo.
In Belgio è successo quanto già sappiamo, ma anche in Russia il diluvio arrivato nel finale è stato determinante per l’assegnazione delle posizioni di testa. E Lando Norris lo sa bene. In Turchia, le particolari condizioni dell’asfalto hanno mandato in confusione molti team, specialmente l’Aston Martin che ha addirittura montato la gomma da asciutto quando era troppo presto sulla macchina di Sebastian Vettel.
Tra i protagonisti di questa bizzarra situazione vanno annoverati Charles Leclerc e Lewis Hamilton, che sono stati tra gli ultimi a montare un nuovo set di intermedie, perdendo terreno prezioso a causa di tale scelta. Il campione del mondo sarebbe voluto addirittura andare fino in fondo senza fermarsi, cosa ritenuta troppo pericolosa dal team.
In realtà, un pilota è riuscito nell’impresa, ovvero Ocon sull’Alpine. Il francese ha chiuso al decimo posto senza fermarsi, difendendosi nel finale dall’assalto dell’Alfa Romeo Racing di Antonio Giovinazzi. L’ultima volta che qualcuno era riuscito a concludere la corsa senza cambiare le gomme era stato in occasione del GP di Monaco del 1997, quando la Tyrrell di Mika Salo chiuse in quinta posizione.
Anche in quell’occasione la pioggia la fece da padrone, e tra errori e rotture, il finlandese ne approfittò per portare a casa un paio di punti. Michael Schumacher trionfò partendo dalla pole, mentre Salo fu in grado di rimontare dopo essersi qualificato in quattordicesima posizione.
Dal 2007 in poi, la Federazione Internazionale ha imposto la regola dell’utilizzo di due mescole differenti durante i Gran Premi, per cui è impossibile pensare di terminare una corsa senza effettuare un cambio gomme. Le condizioni di pioggia hanno permesso ad Ocon di fare un pezzo di storia della F1.
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Il risultato della domenica non è stato troppo esaltante per il team di Enstone, considerando che Fernando Alonso ha concluso sedicesimo dopo essere partito quinto. La gara dello spagnolo è stata rovinata dall’AlphaTauri di Pierre Gasly che lo ha fatto girare alla prima curva. L’Alpine torna a casa con la consolazione di aver ribadito un evento accaduto poche volte nella storia recente del Circus iridato.
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