Il team principal della Scuderia Ferrari è soddisfatto dell’aggiornamento tecnico del nuovo motore della SF21. I dati fanno ben sperare i piloti del Cavallino Rampante.
Mattia Binotto ha seguito le vicende del GP di Turchia dal remote garage di Maranello. La Ferrari ha ben figurato sotto il profilo prestazionale, riuscendo a dettare un buon passo nei confronti della diretta concorrenza. Carlos Sainz è stato autore di una brillante rimonta, riuscendo ad issarsi all’ottavo posto finale. Lo spagnolo, partito ultimo al fianco della McLaren di Daniel Ricciardo, è riuscito a suon di sorpassi ad arrivare alle spalle di Lando Norris. Sul più bello, però, il madrileno è stato rallentato da un cambio gomme lentissimo. I meccanici della Rossa hanno ritardato di otto secondi il pit stop, costringendo Sainz ad accontentarsi della ottava posizione finale.
Charles Leclerc, scattato dalla terza posizione, ha respirato la calda atmosfera del podio per tre quarti di gara. Il muretto della Ferrari ha azzardato una strategia irreale, sperando che Leclerc riuscisse nell’impresa di arrivare fino in fondo senza cambiare le gomme. Leclerc ha retto finché Bottas non si è ripreso la leadership della corsa, ma purtroppo la scelta degli strateghi della Rossa ha estromesso Charles dal terzo gradino del podio, essendo stato sverniciato senza pietà da Sergio Perez.
La previsione di Mattia Binotto sulla Ferrari
Il team principal della Ferrari, dopo il GP di Turchia, ha analizzato gli aspetti positivi della performance della SF21, dichiarandosi fiducioso per il futuro. A Maranello i tecnici continuano a lavorare senza sosta per riportare il Cavallino nelle posizioni che più gli competono. Sono passati più di due anni dall’ultimo trionfo griffato Vettel, ma le ambizioni sono fortissime, specialmente in ottica 2022.
“A livello di progetto credo che la parte ibrida sia molto avanzata e non mi sento da meno della nostra concorrenza – ha spiegato Mattia Binotto – non credo che siamo i più bravi, ma credo che oggi abbiamo fatto un salto che ci permette anche nell’area dell’ibrido di essere competitivi”.
L’aggiornamento dell’ibrido della SF21 ha dato i suoi frutti. Leclerc e Sainz sono più a loro agio con la vettura. La soluzione tecnica sul motore potrebbe regalare qualche soddisfazione anche in questa travagliata stagione.
Il team principal della Ferrari si è sbilanciato, definendo probabile un grande risultato nello splendido autodromo Hermanos Rodríguez.
“Il Messico è forse quel tracciato che sulla carta potrebbe favorire un po’ di più il nostro pacchetto…”, ha analizzato Binotto.
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Gli ultimi sei appuntamento del mondiale F1 2021 dovranno mostrare una crescita non solo tecnica, ma anche organizzativa. Gli errori strategici degli uomini al muretto e dei meccanici rappresentano ancora un grosso limite per la Scuderia. Se il prossimo anno la Ferrari vorrà battagliare, sino alla fine, con Mercedes e Red Bull Racing per la conquista del titolo mondiale, ogni reparto dovrà essere impeccabile. Non basteranno i piloti e nemmeno un buon motore per riaccendere le speranze dei tifosi, l’intera organizzazione dovrà essere improntata su un concetto di perfezione che, da troppi anni, sfugge alle latitudini di Maranello.