Un addio alla Williams, non se lo aspettava nessuno dopo tutti questi anni, ma a quanto pare non sarà l’unica.
C’è grande fermento a Grove. Alla Williams, c’è chi arriva e chi invece, fa le valigie. E così, se ieri il pilota, Alex Albon si è presentato con un divertente inconveniente al primo giorno in fabbrica, invece un componente dello staff di lungo corso, sarà costretto a lasciare, quasi alle porte del nuovo Mondiale.
A dir poco a sorpresa, il capo-ingegnere della squadra di Grove, Adam Carter, dirà addio. Dopo diverse esperienze in giro per i team di Formula 1, era infatti arrivato alla Williams nel 2016. Lascerà così dopo sei anni, ed anche dopo aver rivestito per un giorno, la carica più alta in società, quando al GP dell’Arabia Saudita del 2021, il CEO, Jost Capito dovette assentarsi per positività al Covid-19.
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Sei anni dopo, pare che non sarà solo Carter a dover abbandonare il team con una lunga storia all’interno della F1. Infatti, proprio Jost Capito ha spiegato, stando a quanto riportato da motorsport.com: “Mentre guardiamo alla nostra riorganizzazione tecnica e ai nostri obiettivi per la stagione 2022, abbiamo apportato delle modifiche allo staff ingegneristico. Adam Carter ha lasciato la squadra e vorrei ringraziarlo per il suo duro lavoro e il suo contributo dato negli ultimi sei anni”.
Aspettiamoci altre teste saltate quindi, con ingresso invece di tanti volti nuovi a Grove. La decisione arriva sicuramente dopo diverse valutazioni, ed intanto è sicura una cosa. Le novità saranno tantissime e non è da escludere una presenza anche di Jenson Button nello staff. Ciò che è certo però, è che la Williams si priva di un uomo di spessore.
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In termini sportivi infatti, si tratta di un vero mostro sacro. Carter, ha iniziato il suo processo in questo sport, nel lontano 1998 con l’ingresso in Arrows. Dopo che la società si estromise dalla F1, poi, lo stesso si accasò alla McLaren, dove divenne un ingegnere del test team del 2002. Passato poi alla Jordan dopo due anni, arrivò alla alla Renault come ingegnere di pista. Era però, come già detto dal 2016, che lavorava per la Williams.
