Fabio Capello è un allenatore italiano pluridecorato: è uno dei tecnici in assoluto più forti e vincenti della storia del calcio mondiale.
Fabio Capello: una vita nel calcio
Ovunque abbia avuto esperienze da tecnico, “Don Fabio” ha sempre vinto e con merito. Da calciatore era una roccia, ed è stato anche una colonna della nazionale azzurra in un periodo difficile di scarse vittorie, negli anni 70. Friulano di Pieris, classe 1946, Capello ha deciso da qualche anno di smettere con le panchine, dedicandosi al più rilassante ruolo di commentatore televisivo. Una carriera cominciata nel lontano ’64 alla Spal.
Fabio Capello: calciatore guerriero, allenatore vincente come pochi
Tante stagioni da “centrocampista guerriero” prima alla Juventus (165 presenze), poi al Milan (65 apparizioni). E non è un caso che da allenatore abbia legato i suoi maggiori successi, in ordine di tempo, prima ai rossoneri poi alla Vecchia Signora. Con il Milan ha raccolto trionfi su trionfi, trofei su trofei. E con il Diavolo è rimasto un legame particolarissimo, di cuore.
16 anni anni da calciatore, 36 stagioni da tecnico: ultima esperienza con i cinesi del Jiangsu Suning. Possono bastare davvero 52 anni di vita nel mondo del calcio! E’ il momento di godersi la famiglia e di guardare il calcio da spettatore ed esperto come pochi. Di recente “Don Fabio” si è soffermato sul caso Gigio Donnarumma. Il tecnico friulano non ha avuto parole tenere per il ragazzo di Castellammare, probabilmente, nonostante i lauti guadagni ottenuti, legato a un calcio che non c’è più.
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Gratitudine, merce rara
Anche Capello non ha smesso di ricordare che in carriera ha cambiato spesso società e maglia, sia da calciatore che da allenatore. Spesso accettando le offerte di rivali storiche di quei club dove aveva militato in precedenza. Ma ammette di averlo fatto sempre con stile. Ringraziando e mai sbattendo la porta. Capello ci va giù pesante e parla palesemente di ingratitudine per Gigio Donnarumma. Affermando che il Milan ha sempre aiutato la famiglia del portiere, che non navigava certo nell’oro in Campania negli anni in cui Gigio, da ragazzino, a 14 anni, volò a Milano per iniziare una nuova vita. Marinella la mamma è una casalinga. Alfonso il papà è un umile falegname. Oggi la famiglia Donnarumma inutile dirlo ha cambiato vita. Grazie al talento di Gigio.
Donnarumma non va colpevolizzato per aver scelto Parigi, questo no, ma secondo Capello l’essere andato via parametro zero, senza in qualche modo avere ripagato il Milan, è un fatto gravissimo.