Il nuovo campione del mondo, Fabio Quartararo, ha evidenziato alcune carenze riscontrare dalla sua Yamaha in questa gloriosa stagione.
In un momento di grande festa per il giovane francese, sembrano arrivare con regolarità delle bordate alla casa di Iwata che potrebbero nascondere un malessere del campione. Non è la prima volta che Fabio Quartararo critica la sua M1 in un contesto di campionato dove è riuscito a trionfare con due gare d’anticipo. Nelle prime prove libere in Portogallo, il Diablo ha strappato il miglior tempo ed è sembrato molto a suo agio con la moto ma, nonostante ciò, non ritiene con certezza la sua Yamaha la moto migliore del lotto.
La stagione ha dimostrato al centauro di Nizza che nessuno è stato in grado di portare a casa un bottino di punti così alto, tale da mettere in discussione il pilota del marchio giapponese. La costanza di rendimento e la quantità di punti raggiunti in questa stagione certificano una crescita spaventosa del pacchetto pilota-moto. In molti, però, considerano il trionfo di Fabio un merito, principalmente, del giovane e non di una moto sempre competitiva.
In realtà, la Yamaha è una moto che è migliorata molto nel 2021. Non bisogna basarsi, esclusivamente, sulla classifica costruttori dove il team di Iwata è costretto ad inseguire in questo finale di stagione la Ducati. La squadra ha potuto, concretamente, fare affidamento solo su Fabio. Maverick Vinales ha svolto un lavoro indecente in questa stagione ed è stato sospeso e poi licenziato per motivi imputabili solo al suo atteggiamento. Nel team è arrivato un Franco Morbidelli, fuori forma, reduce da un infortunio e non al livello del 2020. Il team ufficiale ha dovuto stringersi intorno al talento di Fabio che è riuscito a vincere cinque gare e salire sul podio in dieci occasioni. Il dato più sorprendente è quello relativo alla voce ritiri, dato che il Diablo ha concluso ogni GP, fin qui, in zona punti.
L’obiettivo ora del campione è aiutare la Yamaha a tornare sul tetto del mondo. L’ultima affermazione in classifica costruttori è arrivata nel 2015 quando Jorge Lorenzo e Valentino Rossi assicurarono il trionfo iridato. Sono passati sei anni e la Honda ha rubato la scena al colosso di Iwata. La Ducati, invece, ha trionfato lo scorso campionato con la coppia italiana Dovizioso-Petrucci.
La classifica costruttori vede, al momento, la casa di Borgo Panigale davanti alla Yamaha di 12 punti. Il francese ha, tuttavia, manifestato delle perplessità sulla M1, in quanto alle performance in pista. “Non lo so perché finora non ho provato la Honda o la Ducati”, ha risposto il Diablo a chi gli chiedeva in merito alla moto più forte in MotoGP.
Il Diablo ha ammesso di trovarsi bene sulla moto giapponese, ma che c’è tanto lavoro da fare. “Ci sono aree in cui abbiamo degli svantaggi per poter sorpassare. Dipende dalla pista. Tutti sanno su cosa dobbiamo lavorare, la potenza del motore – ha aggiunto Quartararo – con più potenza potremmo avere la migliore moto sul campo”.
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La sensazione è che il pilota della Yamaha stia lanciando dei messaggi chiari alla casa giapponese. Il campione del mondo 2021 pretende di presentarsi in pista il prossimo anno con una moto in grado di rispondere alla potenza della Ducati e migliorata sotto molti aspetti. Ma sappiamo che il mercato dei piloti presenta strade infinite e delle sorprese in futuro potrebbero essere dietro l’angolo.
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