Fabio Quartararo, parole pesanti, in ascolto c’è la Yamaha, ma il retroscena interessa anche un altro team.
Anche chi vince è scontento. Probabilmente, nel mondo dei motori è così, o almeno i piloti vogliono sempre tenere sulle spine i loro team, per essere sicuri di avere la vettura migliore all’indomani. E così, ancora una volta, Fabio Quartararo si lascia intervistare per ricordare alla Yamaha che il mondiale vinto non basta. E come non bastasse, sul francese c’è già un team di assoluta importanza.
Stavolta ha preferito non fare riferimento al suo attuale team, direttamente, ma la sua frase dice tutto: “Una moto sbagliata può stroncarti la carriera”. Il suo riferimento nello specifico però, dovrebbe preoccupare gli uomini KTM, perché è al 2016 che il nizzardo rimanda con le sue parole.
Fabio Quartararo: “Il 2016 è stato l’anno più duro”
Al momento il campione del mondo in carica, sta attendendo insieme al suo agente. La firma sul nuovo contratto Yamaha infatti, non c’è ancora. E questo, lo spiega lo stesso francese, anche per le scottature già ricevute in passato. Il ventiduenne non vuole affidare il proprio futuro ad una scuderia che non gli dà sicurezze.
Dapprima, il ragazzo di Nizza fa riferimento proprio alla Yamaha, poi parla del passato più remoto. A proposito della scuderia attuale, dice: “Penso che il 2019 sia stato l’ultimo anno in cui la Yamaha è stata una moto facile, così come tutti la definivano. Si fa molta fatica e ci sono stati momenti in cui abbiamo sofferto molto: devi adattarti a tutte le situazioni e sapere andare il più veloce possibile. – poi, non aggiusta il tiro – Quest’anno siamo riusciti ad andare comunque bene e vincere, ma c’è da lavorare”, lasciando capire che molto, lo ha fatto la sua bravura.
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Un po’ è il gioco delle parti. Forse il francese aspetta un’offerta contrattuale migliore? Ma intanto anche Lin Jarvis ha stuzzicato a sua volta Quartararo. La separazione è vicina? Ad ogni modo, ecco a cosa si riferiva il classe ’99 quando diceva della moto che può metterti in pericolo: “La moto sbagliata al momento sbagliato può cambiare il futuro di un pilota. Nel mio caso, il 2016 è stato l’anno più duro, con risultati disastrosi. Però si ottiene sempre qualcosa di positivo da tutto ciò che è brutto e, per me, l’esperienza che ho avuto allora è stata molto bella e avevo opzioni per il futuro. Ma un pilota un po’ al limite e che non ha molte opzioni in una brutta annata può fare lo stop della sua carriera sportiva”.