Il simpatico Felipe Massa ha avuto una lunga carriera in F1, dalla quale si è ritirato nel 2017. Ecco cosa fa oggi il brasiliano.
Un pilota che resterà per sempre nei cuori dei tifosi della Ferrari, ma non solo, è Felipe Massa. Il brasiliano ha corso per il Cavallino dal 2006 al 2013, vincendo diverse gare nei primi tre anni della sua esperienza in rosso. Sin dalle prime fasi della sua carriera, si era capito che il suo profilo sarebbe potuto corrispondere a quello di un ottimo pilota.
Le sue caratteristiche principali erano la grande velocità sul giro secco ed una buona costanza sul passo gara. Quando Felipe riusciva a partire davanti a tutti, non ce n’era assolutamente per nessuno. Tra i lati negativi c’era una scarsa aggressività nei duelli corpo a corpo, dove si comportava in maniera fin troppo gentile con gli avversari, specialmente nella sua prima fase in Ferrari.
Felipe Massa è arrivato, come detto, a vestirsi di rosso molto presto. Dopo aver debuttato in F1 con la Sauber nel 2002, aveva subito ottenuto un ruolo di tester a Maranello, per cui era stato terzo pilota nel 2003, anno di inattività dal Circus. Con il team di Himwil scese in pista anche nel biennio 2004-2005, stagioni in cui le sue prestazioni convinsero Luca Cordero di Montezemolo e Jean Todt a puntare su di lui.
Dopo un breve apprendistato, il nativo di San Paolo fece subito vedere di che pasta era fatto nella seconda parte del 2006: ad Istanbul ottenne la sua prima pole position in carriera, vincendo anche la gara dopo aver imposto un ritmo forsennato. La replica avvenne un paio di mesi dopo in Brasile, nella famosa ultima corsa di Michael Schumacher.
Dopo il ritiro del Kaiser di Kerpen, si ritrovò come compagno di squadra Kimi Raikkonen, il quale riuscì a vincere il titolo al primo anno in rosso. Felipe fu determinante nel Gran Premio del Brasile, dove, dopo l’ennesima pole, cedette al finlandese la vittoria, fondamentale per garantirgli i punti necessari a beffare le McLaren di Lewis Hamilton e Fernando Alonso.
Il 2008 fu la sua stagione, dove vinse più di chiunque altro grazie ai sei successi portati a casa. La sfortuna, in quel campionato, lo perseguitò: a Budapest, dopo una corsa dominata, il motore della sua Ferrari esplose a due giri dalla fine, mentre a Singapore ripartì con il bocchettone della benzina attaccato nonostante il semaforo verde. In Brasile si giocò il titolo contro Hamilton, che riuscì a beffarlo grazie al sorpasso su Timo Glock all’ultima curva.
Felipe Massa, il drammatico incidente di Budapest e la fase calante della carriera
Il momento più difficile della vita di Felipe Massa è datato 25 luglio 2009: nel corso delle qualifiche del Gran Premio di Ungheria, una molla staccatasi dalla Brawn GP di Rubens Barrichello lo colpì sul casco, lasciandolo incosciente e mandandolo a schiantarsi contro il muro di gomme. Il brasiliano venne operato d’urgenza ed ebbe salva la vita, ma fu costretto a saltare tutta la seconda parte di stagione.
Il suo ritorno avvenne in Bahrain l’anno dopo, al fianco di Fernando Alonso che nel frattempo era diventato il nuovo pilota di punta. Inutile nascondersi, dal botto di Budapest in poi, Felipe non fu più lo stesso, ed iniziò a scontrarsi anche con la crisi della Ferrari che non fu mai realmente competitiva in quegli anni.
Dopo stagioni complicate, in cui la monoposto non lo metteva a suo agio, arrivò la fine del rapporto con il Cavallino, che si interruppe al termine di un 2013 da incubo. Il brasiliano divenne pilota della Williams, squadra con cui ebbe l’occasione di togliersi tante soddisfazioni nell’era ibrida.
F1, budget cap: quanto possono spendere i team nel 2022? Ecco la cifra
La Williams ed il passaggio in Formula E
Come anticipato, Felipe Massa firmò un contratto con la Williams con cui debuttò nel 2014. La più grande soddisfazione se la tolse in Austria, dove siglò addirittura la pole position, l’unica non di marca Mercedes di quella stagione. Nei quattro anni di carriera con il team di Grove arrivarono molti podi, di cui due terzi posti al Gran Premio d’Italia. Felipe è sempre stato amato dai tifosi del Cavallino, essendo una sorta di Jean Alesi dei tempi moderni.
Al termine del 2016 era previsto il suo ritiro, che tuttavia venne poi ritardato di un anno. Questo gli diede modo di partecipare al campionato di F1 anche nel 2017, quando la Williams iniziò la sua fase di declino. L’addio al Circus avvenne nel Gran Premio di Abu Dhabi di quell’anno, e tutti si commossero nel vederlo effettuare i bornout per l’ultima volta.
F1, Vettel e l’Aston Martin verso la rinascita: nel 2022 puntano al top
In tempi recenti, Felipe Massa ha preso parte al campionato di Formula E per ben due stagioni con il team Venturi, gestito da Susie Wolff, la moglie del team principal Mercedes Toto. Il miglior risultato è stato un terzo posto a Monaco nel 2019, con il ritiro che è avvenuto al termine del 2020 dopo una stagione difficile. Un personaggio come il brasiliano sarà sempre apprezzato nell’ambiente del motorsport, e non è da escludere che in futuro lo vedremo in pista da qualche parte.