Ferrari, delusione a Barcellona: c’è un motivo per esultare però

Nonostante una gara che l’ha fatta piombare in seconda posizione in tutte le classifiche, la Ferrari esce dal GP di Spagna con una certezza.

Un ko che fa male quello subìto dalla Ferrari a Barcellona. Doveva essere il gran premio del riscatto dopo due vittorie di Max Verstappen che avevano creato qualche crepa nelle certezze sulla Rossa, soprattutto nei tifosi. Si stava preparando ad essere il weekend perfetto per la vendetta, invece come nei grandi romanzi, il colpo di scena era dietro l’angolo, pronto a scombinare le carte e a rendere tutto ancor più incerto di prima.

La Ferrari in pista a Barcellona (ANSA)
La Ferrari in pista a Barcellona (ANSA)

Una Rossa forte sul giro secco ma debole sul passo gara, questo aveva detto la prima giornata di prove. Poi il sabato invece tutto è sembrato essere ben più chiaro: la Ferrari non solo era la più veloce in qualifica ma anche una delle più temibili in gara. E domenica, almeno nei primi 20 giri, è stato così. Il lungo di Verstappen al nono giro, nel tentativo di inseguire Leclerc, ha fatto sperare in una giornata ancor più trionfale. Invece il turbo della Rossa ha deciso di ammutolirsi sul più bello, concedendo un bis alla Red Bull che ha ringraziato doppiamente.

Ferrari, ecco perché si può essere ottimisti

Un problema tecnico quello capitato a Leclerc che mai finora si era visto in gara per la Ferrari, segno che la casa i Maranello ha fatto un grande lavoro in termini di affidabilità. Ma al contrario dei rivali, lo ha pagato in maniera decisamente più pesante l’unico zero messo in cascina per questo motivo. Perché sommati ai due ko di Sainz per incidente in Australia e a Imola, ha permesso il sorpasso in classifica costruttori, oltre che in quella piloti. E per una macchina che si dice la più forte del lotto, non è un bel segnale.

Però Mattia Binotto, che si è espresso in termini comunque entusiastici nei confronti della Ferrari nel post-gara, ha ragione. E il perché è presto detto: dopo piccoli aggiornamenti portati in corsa, a Barcellona è stata la volta del primo vero pacchetto di novità importanti messo in pista da Maranello. Migliorie che hanno dato i risultati sperati, finalmente. Perché negli anni scorsi eravamo abituati a vedere novità che poi in pista non avevano altrettanta fortuna.

L’ala posteriore, oltre al nuovo fondo, hanno permesso alla Rossa di fare un ulteriore step di crescita, migliorando l’efficienza aerodinamica della F1-75 che ora rispetto a Red Bull non ha così bisogno di assetti troppo carichi per rendere al meglio. Anche le gomme, con qualche piccolo accorgimento, hanno cominciato a soffrire meno il degrado, che al Montmelò è stato molto alto. Anzi, la Ferrari di Leclerc ha dimostrato di essere, finchè c’è stata, quella più dolce con le gomme morbide. Tutti questi sono segnali importanti in chiave futura. E per questo a Maranello possono dirsi fiduciosi, nonostante tutto.

Già, come ha detto Binotto il Mondiale si giocherà sui dettagli, con il budget cap che incombe su tutti. Ma in casa Ferrari hanno fatto vedere che sanno cosa fare e la Red Bull, seppur maestra in termini di aggiornamenti, ora deve stare attenta.

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