A Melbourne prova di forza della Ferrari. E anche i test sulle prime novità hanno dato esito positivo. Tanti punti forti e pochi deboli per la F1-75.
Il GP d’Australia, terza tappa del Mondiale di F1, ci regala subito una grande sorpresa: non solo la Ferrari si è confermata forte, ma ha addirittura accennato alla prima fuga stagionale. La Rossa, nonostante l’uscita di scena precoce di Carlos Sainz Jr, vittima della sua stessa foga, ha comunque preso il largo sia nel campionato costruttori che in quello piloti. E non è un bel segnale per gli avversari, che non si aspettavano un inizio così prepotente di Maranello.
Dopo anni di digiuno totale, con tanti bocconi amari mandati giù e prese in giro degli avversari, stavolta è stata la Ferrari a prendersi una rivincita. Un riscatto figlio del grande lavoro svolto da Maranello dal 2021 ad oggi e che sta dando i suoi frutti in pista.
La vittoria di Charles Leclerc a Melbourne è l’ennesimo atto di forza della Rossa, che in queste prime tre tappe del Mondiale ha fatto vedere le cose migliori. E pensare che il progetto della F1-75 aveva lasciato perplessi in tanti, soprattutto dopo aver visto le auto delle rivali, che hanno seguito una filosofia completamente diversa per alcuni aspetti.
La Ferrari ha sviluppato un progetto davvero efficace. Partiamo dal fatto che negli ultimi due anni, la Rossa si è spesso trovata a dover scaricare la monoposto per ricercare velocità di punta che non riusciva a ottenere con una power unit decisamente sottotono e per via della resistenza all’avanzamento della sua vettura. Grazie al lavoro sul motore 2022, la scuderia di Maranello da inizio stagione ha mostrato sempre una configurazione aerodinamica più scarica senza timore di perdere slancio sul dritto. Il punto debole, se così si può dire, è la velocità di punta, compensata però da una grande accelerazione.
Il motore poi, come detto, è non solo di sicuro affidamento rispetto alla concorrenza, (che ha già visto andare in fumo diverse unità) ma anche performante. Basti pensare che ancora adesso sembra andare non al massimo del suo potenziale ed è lì davanti a tutti. In generale la meccanica della Ferrari sembra andare perfettamente, soprattutto nei tratti più tortuosi e con curve con velocità inferiore ai 250 km/h. Merito di un pacchetto sospensioni-motore che fa la differenza.
Alto punto debole sembra essere l’effetto porpoising che in Australia in alcuni tratti si è ripresentato in maniera netta. Ma i nuovi aggiornamenti fanno ben sperare. Ed è proprio questo il punto che deve far riflettere Red Bull e Mercedes. La Ferrari in pratica si è presentata in questi primi tre GP senza vere novità, rispetto a una concorrenza che invece si è mossa subito in maniera decisa per cambiare i propri progetti e colmare il gap con la Rossa. Che invece, vista la posizione di supremazia, può valutare senza troppa fretta il da farsi.
Ma i messaggi che ha mandato con i primi pezzi nuovi provati a Melbourne sono di quelli che creano choc. Il nuovo fondo infatti, provato il venerdì da Leclerc, ha dato grandi risultati. E non lo dicono solo piloti e tecnici, ma anche i tempi sul giro. La novità sarà pienamente operativa da Barcellona e allora sì che saranno dolori per gli altri. Tutti sono avvisati: la Ferrari fa paura. Ma riusciranno ad arginarla?
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