La Ferrari sta lavorando duramente alla monoposto 2022. Secondo le indiscrezioni, un dettaglio potrebbe fare la differenza.
Il 2022 sarà l’anno della verità per la Ferrari. La nuova rossa sta nascendo nelle officine di Maranello, dove c’è grande pressione dentro la Gestione Sportiva. Il Cavallino è sempre obbligato a vincere, e non è facile lavorare in un ambiente dove la tensione è così elevata. Un genio che corrisponde al nome di Adrian Newey ha sempre declinato le offerte della Scuderia modenese proprio per questa motivazione.
Tuttavia, la pressione non può essere una scusa, specialmente se essa viene aggiunta proprio dalle dichiarazioni dei membri della rossa. Più volte, nell’arco degli ultimi 15 mesi, il team principal Mattia Binotto ed il presidente John Elkann hanno ribadito la volontà di aprire un ciclo, approfittando della rivoluzione regolamentare che verrà messa in atto tra poche settimane.
Binotto ha voluto frenate gli entusiasmi riguardanti la Ferrari nelle sue recenti dichiarazioni, conoscendo il grandissimo potenziale di Red Bull e Mercedes. I due top team hanno scavato un gap enorme sul Cavallino negli ultimi due anni, e non è sicuro che tutta questa differenza possa essere limata grazie ad un cambiamento nei regolamenti.
Sicuramente, si tratta di un’ottima occasione, ma all’interno dei team il personale è rimasto lo stesso, ed è difficile pensare che tecnici di altissimo valore come quelli inglesi possano sbagliare il nuovo progetto. Come abbiamo già anticipato, tutto ciò non può essere usato come scusante, perché la rossa non vince nulla da oltre 13 anni, la seconda peggior striscia negativa di sempre dopo quella intercorsa tra 1979 e 2000.
F1, un dato fa esultare i team: merito di Hamilton e Verstappen?
La Ferrari sta lavorando da tantissimo tempo al nuovo progetto, sia dal punto di vista telaistico che sul fronte power unit. Del motore “Superfast” si parla da tantissimo tempo, e Mattia Binotto in persona si è dichiarato soddisfatto dei progressi registrati al banco. Le più grandi novità dovrebbero riguardare la parte elettrica, che già nel 2021 è stata aggiornata dalla Turchia in poi, probabilmente per testare i nuovi componenti.
Da Maranello, in queste ultime ore, è filtrata un’altra buona notizia. Stando a quanto riporta “Motorsport.com“, la collaborazione tra Maranello e la Shell sta dando i frutti sperati. La F1 ha introdotto l’etanolo, che ha portato tutti i produttori di unità propulsive a perdere alcuni cavalli, ma il marchio di carburanti olandese ha già ritrovato tutta la potenza.
La nuova benzina E10 sembra funzionare molto bene, e potrebbe aiutare molto la Ferrari nel 2022. La partnership tra il Cavallino e la Shell va avanti dal lontano 1996, quando Michael Schumacher debuttò in rosso, ed andò a rimpiazzare l’Agip. La fiducia all’interno della Gestione Sportiva è altissima, ed anche “Marca” ha riferito nei giorni scorsi che il progetto italiano sembrerebbe al top in vista dei nuovi regolamenti.
Ferrari, i dubbi amletici di Binotto: Leclerc e Sainz punteranno al titolo?
Un’ulteriore certezza è rappresentata dai piloti: su Charles Leclerc e Carlos Sainz non ci sono dubbi, ma entrambi necessitano di una monoposto finalmente competitiva per poter esprimere al meglio le loro qualità. I due driver sono parte integrante del progetto ed hanno contratti con scadenza a lungo termine, per cui, non c’è da preoccuparsi sotto quel punto di vista.
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