La Ferrari sta lottando con la McLaren per il terzo posto tra i costruttori, ed il team principal non sembra avere le idee chiare.
La Ferrari sta vivendo uno dei momenti più duri della sua storia in F1. Il Cavallino manca all’appuntamento con il mondiale piloti dal 2007, mentre quello costruttori non arriva dal 2008. A rincarare la dose ci pensa il dato sul periodo passato dall’ultimo successo, targato 22 settembre 2019.
In quell’occasione, Sebastian Vettel guidò la doppietta rossa a Singapore, seguito da Charles Leclerc. Sono passati due anni ed un mese, un’eternità per un marchio di questo livello. Al termine di quella stagione, arrivò il famoso accordo segreto con la Federazione Internazionale a seguito delle indagini sulla power unit, che proiettò la rossa in un buco nero.
Nel 2020 sono arrivati tre miseri podi, tutti ottenuti in circostanze straordinarie. Non ci furono nè vittorie nè pole position, e nel 2021 poco è cambiato. Leclerc ha ottenuto due partenze al palo a Monaco e Baku, ma non sono state ottenute affermazioni ed il computo dei podi ammonta a quota quattro.
La Ferrari ha comunque svolto un ottimo lavoro sulla SF21, riuscendo a fare un netto passo in avanti sul fronte telaistico e della power unit. Da questo punto di vista, tra Russia e Turchia è arrivato il nuovo sistema ibrido, che sembra aver dato alla rossa un netto surplus di potenza ed ha migliorato i consumi.
Con il lavoro invernale, il Cavallino ha scavalcato Alpine ed Aston Martin, che nel 2020 erano praticamente irraggiungibili. Questo ha permesso al team di Maranello di battagliare con la McLaren per il terzo posto tra i costruttori, dove la sfida con il team di Woking è apertissima.
Gli inglesi sono davanti con 240 punti, contro i 232,5 della Ferrari. La freccia arancione non ha potuto contare su Daniel Ricciardo, che è stato demolito da Lando Norris nel corso del mondiale e non ha aiutato la causa del suo team. L’australiano si è fatto perdonare con la vittoria di Monza, dove ha preceduto il compagno di squadra.
Aldilà della classifica, il team di Zak Brown può dire di essere tornato alla vittoria, mentre a Maranello attendono questo risultato da un’eternità. L’obiettivo fissato ad inizio stagione da Mattia Binotto era proprio quello del terzo posto tra i costruttori, ma nel corso dell’anno il team principal ha cambiato varie volte le sue idee.
Ferrari, Binotto rivede i suoi obiettivi stagionali
Dopo alcune gare difficili per la Ferrari infatti, il 30 giugno (a cavallo tra le due corse disputate in Austria), Binotto aveva affermato: “Il terzo posto non è il nostro obiettivo, lavoriamo per il 2022“. Si trattava di frasi dettate dal nervosismo, visto che la McLaren stava allungando in classifica.
Tra Russia e Turchia, il Cavallino ha rosicchiato punti pesanti alla storica rivale, riportandosi a soli 7,5 punti di distacco. I progressi sulla power unit sembrano aver motivato Binotto, che ha così ritrattato le sue dichiarazioni: “Ottenere il terzo posto tra i costruttori è l’obiettivo che abbiamo già comunicato alla squadra. Sarebbe fantastico chiudere l’anno in quella posizione“.
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“Continuare a lavorare ci permette di sentire la pressione e non molare la presa, il nostro target è il terzo posto e stiamo dando l’anima per riuscire ad ottenerlo“. Cambiamenti di fronte così frequenti fanno pensare sulle abilità comunicative dell’ingegnere della Ferrari, oggi team principal. Le speranze dei tifosi sono tutte sulla prossima stagione, ma con queste premesse, è difficile dormire sonni tranquilli.