La Scuderia di Maranello è ancora sotto attacco per i numerosi errori compiuti in questa annata. Un ex driver di F1 ha accusato la Ferrari.
Clima sempre più teso in attesa di scendere in pista per il quindicesimo round del campionato F1. La Ferrari è uscita con le ossa rotte anche dalla trasferta in Belgio. Una duplice sconfitta che ha ridimensionato la F1 – 75 sul piano delle performance, ma anche le capacità degli uomini al muretto in occasione della penalizzazione di Charles Leclerc. Sainz ha fatto il possibile, limitando i danni e partendo dalla pole position. Lo spagnolo è riuscito a tenere la testa della corsa, prima del necessario cambio di mescole.
Il primo problema riscontrato dall’auto ad effetto suolo italiana è avvenuto in merito al degrado delle gomme. Le soft, dopo solo 10 giri, hanno iniziato ad avere un calo preoccupante. La RB18 di Max Verstappen, scattato dalla quattordicesima casella, è sembra di un’altra categoria. L’olandese ha raggiunto la leadership al dodicesimo giro e da lì in avanti è stata una corsa in discesa. La Ferrari non ha potuto nulla in termini di performance contro le RB. Di sicuro lo sviluppo motoristico e le caratteristiche del tracciato hanno permesso all’olandese di avere un ritmo indiavolato. La squadra italiana, comunque, sembra un pugile suonato.
L’errore nel finale di gara è costato una posizione a Leclerc, ma sarebbe potuta andare anche peggio. Per marcare un improbabile giro più veloce è stato chiesto a Charles di rientrare, quando era saldamente in quinta posizione. Con un sensore fuori uso, la squadra ha deciso di rischiare la sosta, ma la Rossa con il numero #16 ha oltrepassato lo speed limit in pit lane, finendo anche penalizzata. A quel punto Charles, nonostante avesse recuperato la quinta posizione, dopo un duello con Alonso, ha subito la penalità che per poco non lo portava in settima posizione. In sostanza per guadagnare un ipotetico punto, ne ha persi due. Quale è l’auto migliore del 2022?
Ferrari, la frecciata dell’ex F1
Non è il primo errore che commette il gruppo di strateghi, capitanati da Inaki Rueda. Lo spagnolo ha già commesso un numero impressionante di sbagli in passato, ma non sembra cambiare nulla a Maranello. Leclerc appare, oramai, abbonato ad uno strafalcione del team con una regolarità disarmante. A tal proposito l’ex pilota della Toyota, Timo Glock, si è espresso sui valori messi in mostra dai due team rivali. Il 40enne tedesco ha valutato la situazione in vista del GP di Zandvoort con grande lucidità. Verstappen è sempre più vicino a conquistare il suo secondo mondiale consecutivo, dopo il nono successo stagionale, il ventinovesimo della sua carriera in F1.
“La corsa di Max Verstappen per recuperare è stata eccezionale – ha annunciato Timo a Speedweek – Nel fine settimana Max ha mostrato chi dà il tono alla Coppa del Mondo. Dal primo giro Verstappen si è sentito come se fosse in un mondo diverso e avesse tutto sotto controllo. Proprio il modo in cui Verstappen ha superato gli avversari! I piloti a volte entravano nelle auto degli altri e c’erano situazioni pericolose, soprattutto quando Lewis Hamilton si è posizionato davanti a lui con un’auto rotta, ma Verstappen gestisce tutto con calma. Non puoi elogiarlo abbastanza”. La combinazione Verstappen più una RB18 in formato extralusso ha reso possibile una umiliazione per tutti i piloti in pista, compreso Sergio Perez.
Timo Glock ritiene che nessuno potrà sottrarre il titolo dalle mani della Red Bull Racing. Non è il solo ad aver lanciato delle frecciatine alla Scuderia italiana. Dovrebbe accadere un miracolo per la Rossa nei prossimi GP. Il tedesco ha, poi, detto la sua sulla realtà della Scuderia di Maranello. “In Ferrari la gente dormirà sicuramente male, soprattutto in questa fase. C’è poco tempo per riposare, analizzare e sperare che in qualche modo tu possa ancora trovare un po’ di velocità. La speranza per la Ferrari non può che essere quella di posizionarsi meglio sul circuito ad alto carico aerodinamico di Zandvoort. Tuttavia, prima della pausa estiva, abbiamo sentito dal capo della squadra Mattia Binotto che stavano guidando su un percorso simile in Ungheria”, ha concluso Glock.