L’ex campione del mondo della Williams, Damon Hill, ha detto la sua sulla difficile situazione della Scuderia Ferrari. La critica è pungente.
La striscia di vittorie consecutive ottenuta da Max Verstappen non ha fatto altro che ingigantire i problemi della Ferrari. La Scuderia italiana è finita sotto attacco, in virtù di una serie di risultati non all’altezza del blasone del marchio. I vertici del Cavallino avevano promesso mari e monti alla vigilia del nuovo regolamento sportivo che ha rivoluzionato la F1 nel 2022. Si è partiti da un foglio bianco, ma i tecnici di Maranello hanno avuto un indubbio vantaggio rispetto a quelli di Mercedes e Red Bull Racing.
Le due corazzate avevano lottato sino all’ultimo giro dell’ultimo GP dell’ultimo campionato. Difatti, all’inizio della stagione, la F1 – 75 si è rivelata essere la migliore macchina del lotto. Il sacrificio degli anni precedenti, proiettati alla progettazione di una wing car vincente, aveva dato i suoi frutti. Il motore Superfast appariva affidabile, oltre che performante. Una illusione durata poco perché Sainz e Leclerc hanno dovuto sostituire componenti e propulsori, alzando bandiera bianca in diversi appuntamenti mondiali. Dal punto di vista telaistico l’auto ad effetto suolo è un buon progetto, sebbene rimasto plafonato rispetto alla RB18. I tecnici austriaci sono stati in grado di sviluppare meglio la vettura, riuscendo a colmare i limiti tecnici iniziali. La vettura austriaca è diventata, assolutamente, irrefrenabile con l’arrivo dell’estate. Red Bull, è guerra alla Mercedes: Horner punge ancora i rivali.
Max Verstappen ha lasciato solo le briciole agli avversari, conquistando vittorie in rapida successione. Il figlio d’arte di Jos ha già vinto 11 gare in questa annata, su 16 GP disputati. Sempre più vicino alla corona iridata, il numero 1 della griglia ha approfittato anche di errori strategici del muretto. Tattiche sbagliate hanno spalancato la strada al campione del mondo, anche in quelle tappe dove, teoricamente, avrebbe dovuto soffrire. Gli esempi lampanti della cattiva gestione della Rossa sono avvenuti anche a Monaco, Silverstone e Budapest. La Rossa, non avendo chiare le gerarchie tra i due driver, ha preso delle decisioni che hanno fatto perdere una marea di punti a Charles Leclerc. Il monegasco, dopo le vittorie in Bahrain e Australia a inizio stagione, avrebbe dovuto ricevere i ranghi di primo pilota.
F1, quanti errori della Ferrari
Mattia Binotto, team principal della Scuderia, ha lasciato liberi i piloti di prendere decisioni che hanno segnato il percorso della squadra. Sainz è stato messo nelle condizioni di vincere in Inghilterra, quando la Rossa avrebbe dovuto approfittare di uno dei rari passi falsi di Verstappen. In quell’occasione il pilota della Red Bull Racing aveva avuto un problema, dopo aver colpito un detrito. Leclerc non terminò la gara sul podio, finendo per essere superato nel finale dai competitor. Per Sainz fu la prima vittoria in carriera, ma la Rossa avrebbe dovuto puntare sul cavallo più forte, nella speranza di tenere agganciato Leclerc al treno Verstappen. A Monaco la beffa delle beffe, per il principino di casa, con un quarto posto, alle spalle pure del campione.
La Ferrari non è riuscita mai a cogliere la chance, neanche in straordinarie occasioni. Di sicuro a Spa, Zandvoort e Monza, la RB18 si è dimostrata superiore, ma gli errori hanno tagliato le gambe al suo alfiere di punta. Con grande maturità e signorilità il #16 non si è mai lamentato dei clamorosi errori di squadra, davanti alle telecamere. Il monegasco ha sempre cercato di spingere tutti i membri del team a crescere e a dare il massimo. Non è servito, anche perché si è creato il più grosso gap della storia tra primo e secondo in classifica. Una delusione enorme per i fan che avevano sognato di celebrare l’apertura di un nuovo ciclo vincente, a distanza di tantissimi anni dall’ultimo trionfo nel 2008. E’ passata una vita dall’ultimo titolo costruttori, così come da quello piloti, vinto da Kimi Raikkonen nel 2007.
F1, la Ferrari getta la spugna: ecco perché la stagione è finita. L’ex campione del mondo 1996, Damon Hill, ha spiegato in modo chiaro il problema principale della Ferrari. “Il nocciolo della questione è che Charles Leclerc è il protagonista assoluto, e Carlos ha fatto un ottimo lavoro, ma non ha ancora dominato Charles, vero? È un po’ come Sergio – ha spiegato il britannico nel podcast di F1 Nation – Sergio Perez ha iniziato la stagione alla grande, ma ormai il messicano è ripiegato e non può rendere le cose difficili al compagno di squadra. Se stai andando in battaglia contro Max Verstappen e Red Bull, devi mettere avanti i tuoi migliori ragazzi”. Un messaggio chiarissimo, la Ferrari avrebbe dovuto puntare tutto su Leclerc, nella speranza di lottare sino alla fine per il titolo.